Ultimi dettagli per i bond convertibili di Air France-Klm

Air France-Klm, colosso dei cieli nato nel 2004 dalla fusione dei due vettori francese e olandese, sta pianificando l’emissione di alcuni interessanti bond convertibili: l’importo esatto ammonta a oltre 550 milioni di euro, visto che la compagnia parigina ha intenzione di finanziare l’ampliamento della propria flotta, oltre al pagamento del debito in scadenza per quest’anno (vedi anche Investire in corporate bond senza rating). La società venderà 480 milioni di euro di titoli in scadenza nel 2023, i quali potranno essere appunto convertiti in azioni, mentre i restanti 70 milioni si riferiscono a titoli obbligazionari puri.

Bond americani a rischio crollo secondo BofA Merrill Lynch

Il taglio automatico alla spesa federale USA, scattato il 1° marzo (il cosiddetto “sequester”), non sembra spaventare gli investitori internazionali. A Wall Street le borse avanzano col vento in poppa, tanto che l’indice Dow Jones ha superato i precedenti massimi storici di ottobre 2007 segnando record su record. Negli Stati Uniti le cose sembra staino girando per il verso giusto, anche a livello macroeconomico. La disoccupazione è in calo, le stime sulla crescita sono state riviste al rialzo nel primo trimestre 2013 e anche il settore immobiliare continua a mgliorare.

Deutsche Bank potrà emettere le obbligazioni di Taiwan

Deutsche Bank è riuscita a ottenere dalla banca centrale di Taiwan l’esclusiva per l’emissione di bond in valuta estera relativi all’isola di Formosa. Nel dettaglio, l’istituto di credito tedesco avrà l’opportunità di vendere un miliardo di dollari in questi strumenti finanziari (vedi anche Taiwan ha già pianificato le emissioni di bond del 2013). L’autorità monetaria in questione consentirà all’emittente teutonica di lanciare sul mercato debito denominato in yuan cinese. Deutsche Bank deve comunque ancora ottenere la necessaria approvazione da parte della Financial Supervisory Commission locale, come rivelato da alcune fonti che hanno preferito rimanere anonime.

Primo bond internazionale dell’anno per l’Honduras

L’Honduras ha emesso ieri il suo primo bond internazionale, nonostante una delle banche scelte per la sottoscrizione si sia tirata indietro all’ultimo minuto a causa degli obblighi imposti agli investitori. La vendita in questione non è comunque riuscita a soddisfare l’immenso appetito per il debito dei mercati emergenti più ricchi. Deutsche Bank e Barclays sono gli istituti di credito che sono stati incaricati di gestire la cessione obbligazionaria di cui si sta parlando, ma la banca britannica ha poi espresso i suoi dubbi a tal proposito.

Nuova asta di bond per la Nigeria

Il Debts Management Office nigeriano ha garantito una nuova emissione di titoli obbligazionari per quel che riguarda la nazione africana (vedi anche Bond sovrani a 5 e 10 anni per la Nigeria). L’annuncio odierno a che fare con un importo complessivo pari a settanta miliardi di naira (340 milioni di euro per la precisione): le scadenze scelte in questo senso sono ancora una volta due, vale a dire cinque e dieci anni. Ci si può fidare di questi strumenti finanziari messi a disposizione dal governo federale di Abuja? Come sottolineato dallo stesso Dmo nella sua circolare relativa all’offerta di marzo, le due tranche giungeranno a maturazione, rispettivamente nell’aprile del 2017 e nel gennaio del 2022.

Cat Bond di Munich Re per gli uragani del North Carolina

Munich Re, una delle maggiori compagnie di riassicurazione al mondo, sta progettando l’emissione di un nuovo Catastrophe Bond attraverso uno specifico veicolo finanziario. Il gruppo tedesco lancerà tale strumento per proteggere due associazioni dello stato del North Carolina contro le perdite da duecento milioni di dollari provocate dagli uragani. L’agenzia Standard & Poor’s ha già assegnato un rating pari a B+ alla serie di un’altra società attiva nello stesso comparto, la Tar Heel Re Limited, la quale ha focalizzato l’attenzione sulla stessa regione.

Dal Qatar una emissione mista di bond e sukuk

Il Qatar emetterà tra non molti giorni dei nuovi bond e sukuk, come precisato in maniera ufficiale dalla sua agenzia informativa statale (vedi anche Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni). Si tratta, nello specifico, di una vendita da quattro miliardi di riyal (circa 845 milioni di euro per la precisione), con due scadenze specifiche, vale a dire tre e cinque anni. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa cessione dell’emirato asiatico, la banca centrale ha deciso di offrire agli istituti di credito locali tre miliardi di riyal qatarioti per quel che concerne i titoli obbligazionari e il restante miliardo in bond islamici.

Tassi bond giapponesi a 5 anni sui minimi storici

Il Giappone sta vivendo una fase molto importante per il suo futuro economico, in quanto dopo l’avvento di un nuovo governo c’è stato anche il cambio al vertice alla Bank of Japan. Il paese del Sol Levante vuole uscire dalla morsa della deflazione e tornare a crescere su livelli più alti rispetto agli ultimi anni. La strategia di politica economica del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe è soprattutto basata sugli stimoli monetari all’economia con massicce iniezioni di liquidità. Intanto, il nuovo governatore della BoJ, Haruiko Kuroda, ha alzato il target di inflazione al 2%.

I bond municipali del Maryland per affrontare il Sequester

Quasi settecento milioni di dollari: è questo l’importo scelto dallo stato americano del Maryland per la sua vendita di bond municipali, operazione finanziaria che ha appunto coinvolto 693 milioni (vedi anche La California sta preparando la sua emissione di bond). La cessione di debito da parte del governo di Annapolis è la conseguenza diretta dell’avvio dei tagli automatici della spesa federale in tutti gli Stati Uniti, quello che è stato ribattezzato come “sequester”, una vera e propria minaccia per la prima economia internazionale e il suo settore della difesa.

Invesco consiglia prudenza sui bond nel 2013

Dopo essere stato una delle asset class più profittevoli del 2012, l’obbligazionario viene giudicato meno attraente per i prossimi mesi da molti gestori di fondi. Tra questi c’è anche Paul Read, uno dei due responsabili del fixed income del colosso americano del risparmio gestito Invesco. Secondo Read, nei prossimi dodici mesi non esiste il rischio di un crollo delle quotazioni nel mercato del reddito fisso e neppure quello di un sell-off dei bond governativi e dei corporate bond.

Goldman Sachs lancerà in Cile un bond a cinquanta anni

Goldman Sachs, una delle più importanti banche degli Stati Uniti, sta progettando la vendita di titoli obbligazionari a lunghissimo termine. Questi bond, infatti, avranno una durata di ben cinquanta anni e saranno destinati al Cile. In pratica, si tratta della prima compagnia americana che emette debito locale nel paese latino-americano. L’istituto di credito newyorkese sta cercando da tempo l’autorizzazione a vendere strumenti finanziari per un importo pari a venti milioni di unidades de fomento, l’unità di conto della nazione andina che è collegata al tasso di inflazione.

Sberbank propone dei bond denominati in lira turca

La più grande banca di Russia, Sberbank, ha annunciato ieri la pianificazione della vendita dei suoi primi bond denominati in lira turca: per la precisione, si tratta del secondo istituto di credito di questo paese che emette debito questo mese che è espresso nella valuta anatolica (vedi anche Sberbank e Crédit Suisse unite da un fondo miliardario). La banca russa, la quale è direttamente controllata dallo Stato, ha deciso di puntare su titoli obbligazionari a scadenza quinquennale, con un rendimento che si trova nell’area del 7,5%.

Il social bond di Ubi Banca in collaborazione col Cesvi

Quello della solidarietà è un concetto che non può mancare in un periodo di crisi economica come quello attuale: non è un caso che Ubi Banca abbia emesso proprio oggi un prestito obbligazionario di tipo solidale, un social bond se proprio si vuole usare una terminologia anglosassone (vedi anche Ubi Banca lancerà domani un bond sul Domestic Mot). Si tratta, nel dettaglio, di “Ubi Comunità per Cesvi”, una novità che merita ovviamente di essere approfondita. Il Cesvi Fondazione Onlus non è altro che una organizzazione laica e indipendente attiva per la solidarietà internazionale (il nome deriva dalla fusione di due parole, Cooperazione e Sviluppo).

Asta infruttuosa di sukuk per l’Indonesia

C’è sempre una prima volta e anche l’Indonesia ha dovuto imparare a memoria questo modo di dire: la nazione asiatica non è riuscita a raggiungere il target necessario per la propria asta di sukuk, un evento che non si verificava dallo scorso mese di ottobre (vedi anche L’Indonesia emette il suo terzo sukuk sovrano). In questa occasione, gli acquirenti hanno richiesto rendimenti ancora maggiori di quelli proposti dal governo di Giacarta, in modo da compensare l’inflazione e il suo ritmo crescente. Il Ministero delle Finanze è riuscito a vendere questa settimana 1,05 trilioni di rupie indonesiane (circa 140 milioni di euro) in bond islamici a cinque e ventiquattro anni, mentre invece l’obiettivo prefissato era pari a 1,5 trilioni.