Sberbank e Credit Suisse unite da un fondo miliardario

Oao Sberbank, una delle più celebri banche di tutta la Russia, e Credit Suisse, istituto elvetico molto attivo in ambito finanziario, hanno deciso di unire le loro forze in un progetto piuttosto interessante: la collaborazione dei due gruppi è arrivata fino alla pianificazione di un fondo privato da un miliardo di dollari, il quale sarà destinato a degli investimenti in territorio russo, secondo quanto affermato dai vertici di Mosca. Il contributo in questione sarà equo e entrambe le parti forniranno una cifra pari a cento milioni di dollari per dar vita a questo prodotto finanziario, il cui avvio dovrebbe avvenire prima della fine dell’anno attualmente in corso. C’è comunque da precisare che questo specifico progetto non andrà a focalizzarsi su una industria in particolare, ma si prenderanno a riferimento i migliori settori e le opportunità più appetibili. L’intento di Sberbank è quello di attrarre il maggior numero di investimenti diretti nella vasta nazione dell’Europa orientale.


Tra l’altro, per questo istituto si tratterà della prima joint venture in assoluto che andrà a prevedere un fondo di private equity di simili proporzioni e caratteristiche. Il governo di Mosca è già pronto a selezionare la composizione finanziaria di un altro fondo, il quale prevederà un ammontare complessivo di dieci miliardi di dollari e che sarà gestito interamente dalla banca statale Veb (l’acronimo identifica la Vnesheconombank): l’obiettivo di questo ulteriore piano è quello di aumentare il numero di finanziamenti esteri, al fine di consentire al relativo segmento di competere alla pari con gli altri mercati emergenti (ricordiamo che la Russia fa parte del gruppo di economie più promettenti Bric, insieme a Brasile, India e Cina).

La diversificazione del portafoglio russo-svizzero sarà massima, con la stessa Sberbank che avrà la responsabilità di individuare le opportunità migliori di investimento, mentre a Credit Suisse spetteranno compiti di raccolta di capitale e di gestione dei principali rischi, anche se non è esclusa la partecipazione di altre società.

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