Investimenti Ikea Italia per 400 milioni

Ikea progetta maxi investimenti sul mercato italiano. La compagnia svedese ha infatti recentemente rinnovato la sua fiducia sul mercato italiano promettendo lo stanziamento di più di 400 milioni di euro che possano essere efficacemente investiti nel corso dei prossimi tre anni. A confermarlo è stato l’amministratore delegato di Ikea Italia, Lars Petersson, che in una serie di dichiarazioni riportate dal Radiocor de Il Sole 24 Ore, rassicura gli stakeholders sul costante impegno che il gigante nord europeo garantirà all’Italia.

Università di Cambridge emette bond da 350 milioni di sterline

Nel bel mezzo del boom del mercato dei corporate bond in Europa, spinti soprattutto dalle basse valutazioni dei titoli e dai risicati rendimenti sui titoli governativi dei paesi ad alto rating, scende in campo anche la storica e prestigiosa Università di Cambridge. Per la prima volta nella sua storia, l’università britannica non incontrerà studenti bensì potenziali investitori per discutere del collocamento di un bond da 350 milioni di sterline. In 800 anni dalla fondazione, l’Università di Cambridge non si era mai finanziata con un’emissione obbligazionaria.

Il denaro che sarà raccolto servirà per finanziare le strutture destinate all’attività di ricerca e per gli alloggi degli studenti universitari. L’emissione è seguita da vicino dall’agenzia di rating Moody’s, che tra l’altro ha assegnato un giudizio sul merito di credito al livello “Aaa”, il massimo rating possibile e lo stesso attribuito anche al Regno Unito. Moody’s ha sottolineato in un report destinato ai potenziali investitori che l’Università di Cambridge non gode solo di un’ottima reputazione da un punto di vista didattico (avendo annoverato anche scienziati del calibro di Isaac Netwon e Charles Darwin) ma anche sotto il profilo finanziario.

In Europa le grandi università di rado accedono al mercato del debito per finanziare le proprie attività, mentre dall’altra parte dell’oceano diversi atenei hanno già optato per le emissioni obbligazionari come ad esempio Stanford e la Columbia. Secondo quanto dichiarato da Bloomberg, quest’anno è avvenuto un solo collocamento obbligazionario da parte del college britannico De Montfort University di Leicester.

Il timing di Cambridge sembra quello più opportuno, considerando che in questa fase gli investitori sono sempre più alla ricerca di bond ad alto rating in grado di offrire un premio rispetto ai bond governativi. Secondo Moody’s, l’Università di Cambridge ha lo stesso rating del Regno Unito, ovvero “Aaa”, ma ha un outlook migliore (“stabile” contro “negativo”). Il collocamento è curato da Hsbc, Morgan Stanley e Royal Bank of Scotland. Il 5 ottobre partirà un road show per incontrare gli investitori.

Borsa Italiana lancia il nuovo future Mini Ftse100

Il nuovo derivato di Borsa Italiana-Lse è in rampo di lancio. A partire dall’8 ottobre 2012 sarà possibile fare trading sul future Mini Ftse 100, l’indice azionario britannico più famoso. Il contratto mini avrà chiaramente un margine molto più basso rispetto alla versione standard e sarà anche più abbordabile rispetto al mini Ftse/Mib e al mini S&P500. Il margine di negoziazione dovrebbe essere pari a 1.200 euro, mentre per il mini Ftse/Mib servono 1.800 euro. Tuttavia, non va escluso che qualche broker possa richiedere margini intraday anche più bassi per attirare nuovi clienti.

Investire in HP

È conveniente scommettere in HP in questa ultima parte dell’anno? A domandarselo non sono gli investitori americani, che per tanto tempo hanno conferito enorme fiducia alla società informatica, quanto anche quelli italiani ed europei, che si interrogano su cosa potrà fare il manager Meg Whitman per invertire una tendenza non eccessivamente soddisfacenti in ambito Hewlett-Packard. Cerchiamo allora di tracciare qualche linea guida per comprendere se sia o meno il caso di investire in HP nel corso dei prossimi mesi.

General Electric continua a emettere debito

General Electric fa parlare ancora una volta di sé per una interessante emissione obbligazionaria: la compagnia pubblica di Fairfield ha infatti messo a disposizione degli investitori bond per un importo totale di sette miliardi di dollari, nel tentativo di capitalizzare al massimo i bassi tassi di interesse. L’offerta in questione, inoltre, rappresenta la terza maggior cessione di debito negli Stati Uniti in questo 2012, almeno secondo quelli che sono i dati forniti da Dealogic. L’emissione deve essere suddivisa in tre parti ed è la prima di questo tipo dal 2007, nonostante il braccio finanziario del colosso fondato da Thomas Edison, la Ge Capital, sia un assiduo frequentatore delle emissioni di bond.

La Polonia lancia un nuovo bond a dodici anni

Il governo polacco ha provveduto a emettere 1,75 miliardi di euro in titoli obbligazionari a dodici anni: si tratta di una operazione finanziaria che è finalizzata a completare il finanziamento del deficit di quest’anno, oltre al soddisfacimento delle necessità economiche del 2013, con i rendimenti che sono ormai a livelli molto bassi. La Polonia è tornata a emettere eurobond qualche mese fa, in questo caso, al contrario, si fa riferimento a strumenti che giungeranno a maturazione nel luglio del 2024, con un ritorno economico pari a 3,385 punti percentuali, vale a dire 143 punti base al di sopra del tasso midswap.

Strategie di investimento di Société Générale per fine 2012

Secondo Roland Kaloyan, strategist di Société Générale, l’attuale driver che indirizza le scelte degli investitori è la politica monetaria delle principali banche centrali mondiali, che ha creato uno scenario di “guerra economica basato sul quantitative easing”. Partendo da questo presupposto si muove anche il portfolio della banca francese Société Générale, che per i prossimi tre mesi dell’anno preferisce diminuire l’esposizione sulle borse americane per aumentare la quota da investire sui mercati azionari europei.

Futures sulla gomma in rialzo a Tokyo

Il 2012 degli investimenti finanziari nella gomma è stato a dir poco altalenante: a inizio anno, ad esempio, i futures sulla gomma erano in calo a Tokyo, ma i mesi successivi furono di un altro tenore, grazie alla crescita cinese. Le ultime contrattazioni sono state improntate al rialzo, con il livello raggiunto ieri che è il più alto in assoluto da quattro mesi a questa parte. Le perdite annuali sono state quindi compensate in parte, dopo che i maggiori produttori mondiali hanno cominciato a tagliare le esportazioni come non accadeva dal 2009, riducendo di conseguenza le scorte totali.

Raiffeisen acquista bond italiani

Raiffeisen Capital Management intravede segnali positivi dalla crisi dei debiti sovrani europei grazie all’annuncio del piano anti-spread della Bce, avvenuto lo scorso 6 settembre, che dovrebbe garantire una maggiore copertura ai paesi membri in caso di nuovi attacchi speculativi. Tuttavia, la casa di investimento tedesca sottolinea che permangono rischi di ricaduta, visto che sono ormai due anni che la crisi dell’euro si protrae con numerosi problemi che puntualmente si ripresentano dopo essere stati teoricamente risolti. La view di Robert Senz, a capo del reddito fisso di Raiffeisen C.M. è contrastata.

Mediobanca colloca i bond MB8 e MB9 tramite CheBanca!

MB8 e MB9 sono i due nuovi titoli obbligazionari che Mediobanca ha collocato sul Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni) attraverso CheBanca!: si tratta, nello specifico, di due prestiti obbligazionari che prevedono caratteristiche ben precise e da approfondire. Dunque, a distanza di appena due settimane dal prestito quinquennale MB4, ecco nuove offerte a disposizione degli investitori. Anzitutto, MB8 prevede ancora una volta una durata di cinque anni (la scadenza è stata fissata al 21 novembre del 2017), con il periodo di offerta che durerà fino al prossimo 5 novembre per la precisione.

Fusione EADS-BAE in salita

Il progetto di fusione EADS – BAE Systems è in salita. Le trattative per generare un gigante del settore aerospaziale sono infatti poste a serio rischio a causa delle divergenze dei rispettivi governi coinvolti. Ad affermarlo sono tre fonti tedesche, vicini ai negoziati, che hanno affermato come le probabilità che i governi tedesco, francese e britannico raggiungano un accordo sull’operazione sono attualmente inferiori rispetto alle possibilità che venga abbandonata. Il successo dell’operazione dipende così dall’accorso sul ruolo dei governi nella nuova società, considerato altresì che un progetto in cui Francia e Germania avrebbero il 9 per cento della compagnia sarebbe difficilmente accettabile per i britannici.

Saxo Bank lancia 5 CFD sui bond governativi

A partire dal primo ottobre 2012 la banca danese Saxo Bank ha ampliato l’offerta dei propri prodotti di CFD sui bond. I nuovi contract for difference sono particolarmente adatti per fare trading direzionale sull’evoluzione futura dei tassi di interesse. Infatti, quando si acquista un’obbligazione bisogna tener conto che prezzo e rendimento vanno nella direzione opposta. Questi CFD consentono di negoziare l’evoluzione futura dei tassi di interesse a lungo termine tra Germania, Italia e Francia, ad esempio andando lunghi (“long”) su un CFD di un paese e corti (“short”) sul CFD di un altro paese.

Allianz punta sui bond italiani

Il colosso assicurativo tedesco Allianz crede nella rinascita dell’Italia. Secondo Franck Dixmier, responsabile investimenti per il comparto europeo fixed income di Allianz Global Investors, ritiene che in questo momento ci sono buone opportunità di investimento in Italia, in una fase storica caratterizzata da tassi reali negativi nei paesi europei “core” e tassi a livelli molto interessanti nella periferia europea. Il money manager è convinto che non ci sarà alcun break-up dell’euro e che l’Italia è molto meglio della Spagna. Secondo Dixmier, quest’ultima sarà costretta a chiedere aiuto per evitare la bancarotta.

Real estate: accordo tra Cordea a Romeo Gestioni

Le due società di gestione del risparmio Cordea Savills e Romeo Gestioni hanno deciso di unire ulteriormente le forze: in effetti, il gruppo londinese e quello napoletano hanno messo in comune le esperienze finanziarie che hanno finora acquisito per perfezionare la gestione dei patrimoni immobiliari dello Stato e degli enti pubblici. In pratica, si tratta di un accordo di tipo strategico che prevede alcuni punti salienti: anzitutto, saranno istituiti e gestiti nel modo migliore possibile i fondi comuni di investimento immobiliare, al fine di rivolgere questi strumenti finanziari alle società pubbliche che intendono valorizzare o avviare la dismissione dei patrimoni pubblici.