Investimento Parmalat 2012

Ancora novità sul gruppo Parmalat e sull’investitore Lactalis. Dopo le novità che hanno riguardato gli impieghi italiani negli stabilimenti nazionali (e la salvaguardia dei 30 posti di lavoro che avrebbero rischiato l’esubero), giunge poche ore fa la notizia secondo cui con l’approvazione della semestrale della controllata americana di Lactalis, Lactalis Usa, è stato rivisto il prezzo d’acquisto dell’operazione infragruppo, con conseguente calo a quota 738 milioni di euro del tesoretto Parmalat derivante dalla società statunitense.

Già previsto all’interno del contratto d’acquisto, il passaggio infragruppo di Lactalis Usa nel perimetro Parmalat ha avuto una radicale revisione del prezzo. La notizia ha trovato diffusione al termine dell’approvazione della semestrale della controllata di Parmalat, laddove si è appreso “della posizione finanziaria netta pari a 53,2 milioni di dollari al 30 giugno 2012 identificata come elemento di integrazione del prezzo provvisorio di 904 milioni”.

Sul perché vi sia stata questa review ne parla La Repubblica. “Il primo caso” – sostiene il quotidiano –“si è verificato, come previsto, con i conti al 30 giugno. Essendo migliorata la posizione finanziaria, ci sono una cinquantina di milioni in più che incidono sul valore dell’operazione. Diverso il discorso per l’Ebidta. Intanto, se ne parla a fine anno: con il bilancio 2012 se non sarà raggiunto l’obiettivo previsto dall’azienda a 95 milioni, il prezzo di acquisto verrà rivista al ribasso. Il meccanismo prevede che la differenza risultante  tra 95 milioni (l’obiettivo della società) e il risultato effettivo a fine anno venga moltiplicato per 9,5 per ottenere l’eventuale sconto”.

“Veniamo quindi ai conti di Lactalis Usa” – conclude l’edizione online de La Repubblica – “che raccoglie in realtà tutte le attività del continente americano. A fine semestre la controllata ha riportato un fatturato di 453 milioni di dollari (+0,6% sullo scorso anno) ma inferiore dell’11,8% rispetto al budget. Lo stesso per il margine operativo lordo: è ammontato a 36 milioni di dollari (+2,9%), in calo del 12,1% sul piano stimato. Nonostante ciò, i manager si sono detti fiduciosi sul fatto che gli obiettivi verranno centrati a fine anno”.

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