Parmalat: Assemblea approva bilancio 2009 e dividendo

dividendo-parmalatIn data odierna, 1 aprile 2010, si è riunita l’Assemblea degli Azionisti di Parmalat, la quale, tra l’altro, ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2009 che, in particolare, s’è chiuso, come già reso noto alla comunità finanziaria, con un utile a livello consolidato pari a 519 milioni di euro. In linea con quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea ha altresì approvato la cedola che sarà messa in pagamento il 22 aprile prossimo con stacco del dividendo fissato per lunedì 19 aprile 2010. Nel dettaglio, il monte dividendi complessivo è pari a 179 milioni di euro, o 0,104 euro per azione, a fronte dei circa 70 milioni di euro, o 0,041 euro per azione Parmalat, già distribuiti a titolo di acconto nello scorso mese di settembre. Di conseguenza, per un ammontare pari a 109 milioni circa, il 19 aprile prossimo Parmalat staccherà un dividendo a saldo pari a 0,063 euro per ogni azione posseduta.

Sempre in data odierna, inoltre, l’Assemblea degli Azionisti di Parmalat ha nominato l’Avv. Renato Colavolpe in qualità di Sindaco Effettivo, ed il Rag. Giuseppe Pirola, in qualità Sindaco Supplente; entrambi resteranno in carica fino alla riunione dell’Assemblea degli azionisti che dovrà approvare il bilancio del Gruppo Parmalat al 31 dicembre del 2010. L’Assemblea odierna degli Azionisti Parmalat non è stata comunque delle più “tranquille” visto che, come tra l’altro riportato dalla “Gazzetta di Parma“, i fondi esteri che detengono una bella fetta del capitale della società premono per poter ottenere dei dividendi più corposi, Allo stato attuale, infatti, Parmalat fino al 2020 non può destinare più del 50% dell’utile d’esercizio per la distribuzione delle cedole.

Come diretta conseguenza, Parmalat sta accumulando un vero e proprio “tesoretto” che, se ci sarà l’opportunità, potrebbe essere utilizzato per poter crescere tramite acquisizioni. E’ stato proprio l’Amministratore Delegato di Parmalat, Enrico Bondi, a più riprese, a far presente nelle ultime settimane come la società stia valutando alcune opportunità di crescita tramite acquisizioni; la liquidità in cassa, chiaramente, contribuisce a non rendere un’eventuale operazione di questo tipo diluitiva per gli azionisti del gruppo lattiero/caseario.

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