Fiat: CdA approva Bilancio 2010 e propone il dividendo

E’ stata fissata per il 30 marzo 2011, in unica convocazione, a Torino, l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.. A darne notizia è la multinazionale torinese dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito per approvare il Bilancio 2010 che si chiude, ante scissione, in linea con quanto già reso noto alla comunità finanziaria alla fine del mese scorso, con un utile netto consolidato pari a 600 milioni di euro. Il CdA ha deliberato inoltre per proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti l’approvazione della cedola, pari a 0,09 euro per le azioni Fiat ordinarie, e 0,31 euro per azione sia per i titoli a risparmio, sia per le azioni privilegiate. L’Assemblea, oltre ad approvare sia il Bilancio d’esercizio 2010, sia la destinazione dell’utile, sarà altresì chiamata al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti, ma anche al rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie che è in scadenza per il prossimo mese di settembre.

Per quel che riguarda il dividendo, la società con una nota ufficiale ha fatto presente come il monte complessivo delle cedole sia pari al 25% circa dell’utile netto consolidato raggiunto da Fiat S.p.A. nell’esercizio 2010, e risulti essere in linea con la politica sui dividendi annunciata dalla multinazionale torinese. Per quel che riguarda il pagamento della cedola, il dividendo, a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, sarà pagato ai possessori dei titoli Fiat S.p.A. il 21 aprile del 2011 con stacco cedola fissato per il 18 aprile 2011.

In merito al piano di buyback, Fiat S.p.A. ha fatto presente come sebbene il programma di acquisto sia stato sospeso all’inizio del 2009, la società ritenga che con l’approvazione del rinnovo dell’autorizzazione, senza comunque alcun obbligo di acquisto, possa essere mantenuta, su un adeguato orizzonte temporale, la necessaria flessibilità operativa. Una volta approvato, il programma di riacquisto, nel rispetto dei limiti di Legge, avrà un controvalore massimo pari a 1,2 miliardi di euro.

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