Comoi propone un fondo per sostenere le esportazioni

La giornata di ieri è stata decisiva per presentare il nuovo fondo promosso da Comoi, società di intermediazione mobiliare che ha sede in Lussemburgo: l’occasione propizia è stata offerta da un convegno a Roma di Confindustria incentrato sulle esportazioni. Entrando maggiormente nel dettaglio, il ruolo di advisor finanziario è stato rivestito da Prometeia, la quale ha deciso di focalizzare la propria attenzione su un segmento non molto sfruttato, vale a dire quello relativo al sostegno dell’export italiano. In pratica, questo strumento è stato pensato e progettato per agevolare il compito delle aziende del nostro paese, in modo da ottenere una maggiore competitività a livello internazionale.

In aggiunta, potranno essere garantite anche delle dilazioni di pagamento per quel che concerne il lungo periodo e gli acquirenti di beni e servizi. Volendo essere ancora più precisi, c’è da sottolineare come il fondo in questione sia una esclusiva degli investitori istituzionali. Tra l’altro, chi lo sceglierà avrà adottato una decisione importante, in quanto si tratta del primo prodotto di questo tipo che viene lanciato all’interno del continente europeo. Il funzionamento è presto detto. Il Comoi Fund Sca Sif Sicav, questa la denominazione ufficiale di tale fondo, andrà a investire nelle obbligazioni di pagamento che sono di solito rilasciate dagli istituti di credito delle nazioni importatrici e che sono attive nelle transazioni di tipo commerciale.

In aggiunta, il fondo calcolerà un ricavo netto in base alle caratteristiche peculiari dell’operazione di esportazione. Il vantaggio che potrà ottenere lo stesso esportatore consiste nello smobilizzo completo del credito, con la conseguente eliminazione del rischio. Alcuni centri di studio universitari hanno fornito un contributo essenziale da questo punto di vista. Il vantaggio sociale infine è rappresentato dalla circolazione delle risorse finanziarie all’interno del tessuto produttivo del paese, un risultato che non bisogna certo trascurare visti i tempi che corrono e vista la situazione dell’economia globale.

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