Si chiamano curry bond e sono una delle scommesse che molti money manager e investitori professionisti intendono porre in essere per i prossimi mesi. Si tratta di investire sulle obbligazioni indiane, con rendimenti che sfiorano l’8% anche sulle scadenze più brevi e su una moneta – la rupia indiana – che è tra le più sottovalutate al mondo in termini di parità dei poteri d’acquisto. Non è semplice, però, per il piccolo investitore retail accedere a questo particolare segmento di mercato in diversificazione degli investimenti nei paesi emergenti.
Easy Plan, il Pac flessibile di Axa Assicurazioni
Il risparmio è diventato una vera e propria chimera al giorno d’oggi: è per questo motivo che Axa Assicurazioni ha deciso di semplificare il tutto, venendo incontro a esigenze molto importanti. Dopo che con Axa Mps le polizze Rc Auto sono finite in banche, la compagnia assicurativa si è concentrata su un piano di accumulo che merita di essere approfondito. Il Pac in questione si chiama non a caso Easy Plan. Di cosa si tratta esattamente? Entrando più nel dettaglio, la proposta in questione si caratterizza per l’opportunità di dar vita a un capitale di buona entità grazie a dei versamenti a carattere periodico, in modo da unire in maniera ideale la protezione al rendimento.
Franklin Templeton lancia nuovi fondi per l’Italia
Dopo aver consigliato di investire in Sudafrica, Franklin Templeton si è presentato in gran spolvero con l’offerta di ben cinque nuovi fondi comuni di investimento: le opportunità sono tra le più diverse, vale a dire il continente africano, il Brasile, i titoli convertibili, i bond ad alto rendimento e quelli Investment Grade. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Anzitutto, c’è subito da sottolineare che non si tratta di un emittente simile, visto che lo scorso mese di aprile Franklin Templeton ha trionfato agli Oscar del Risparmio. La compagnia di San Mateo ha voluto rafforzare la sua gamma relativa al nostro paese, in modo da potenziare le opportunità destinate agli investitori italiani.
Come investire nel Forex
Il Forex è il mercato internazionale delle valute. Permette ai trader di effettuare la compravendita delle principali monete estere, scommettendo sul rialzo o il ribasso delle stesse. Investire nel Forex è diventato molto più semplice negli ultimi anni. Infatti, dopo la crisi finanziaria del 2007-2008 molti trader si sono allontanati dai mercati azionari puntando sul mercato delle valute estere, dove la possibilità di operare con capitali ridotti e di puntare indifferentemente al rialzo o al ribasso senza restrizioni ha fatto senza dubbio la differenza.
Investire negli emergenti secondo Ubs
Ubs è convinta che nel 2013 i mercati emergenti saranno in grado di rappresentare ghiotte opportunità di investimento. Ma quali sono i Paesi sui quali la banca ha scelto di puntare le maggiori attenzioni? Cerchiamo di elencare rapidamente gli investimenti più redditi del 2013 nei mercati emergenti, in un recinto geografico che non crea particolare sorpresa, e che contribuisce a ribadire in che modo saranno orientati gli impieghi nei prossimi trimestri.
Su quali mercati emergenti investire nel 2013 secondo Ubs
Quando manca ormai meno di un mese alla conclusione del 2012, le case d’affari e le investment bank più importanti al mondo stanno cominciando a delineare gli scenari macroeconomci e di investimento per il nuovo anno. A quanto pare è opinione comune che i mercati emergenti resteranno ancora un tema caldo per gli investimenti nel 2013, considerando che l’Europa dovrebbe mostrare ancora una crescita negativa o poco sopra lo zero e gli Stati Uniti sono attesi ancora in crescita moderata.
Investire correttamente nei bond islamici
Da quando la crisi finanziaria ha investito le economie mondiale, l’avversione al rischio è divenuta un tema fondamentale per risparmiatori e investitori: nel corso del 2011, i sukuk e i bond regionali hanno conquistato sempre maggiore popolarità, con le domande in grado di oltrepassare di parecchio le offerte messe a disposizione, specialmente quando le quotazioni sono state garantite da bilanci solidi. Un esempio molto interessante si è avuto due settimane fa, quando l’Indonesia ha emesso il suo terzo sukuk sovrano.
Ubi Banca lancerà domani un bond sul Domestic Mot
Il Domestic Mot di Borsa Italiana, il segmento del Mercato Telematico Obbligazionario dedicato agli strumenti finanziari liquidati nel nostro paese, è pronto ad accogliere per la giornata di domani una obbligazione a tasso fisso di Ubi Banca: nello specifico, la denominazione esatta di tale titolo è Unione di Banche Italiane Scpa – Tasso Fisso 3% 3 Dicembre 2012-2014. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, gli investitori dovranno far riferimento al codice Isin IT0004865579. La modalità di negoziazione di tale bond è quella del corso secco: l’istituto di credito bergamasco ha deciso di mettere in circolare 121.400 strumenti complessivi, per un valore nominale unitario di mille euro.
Investire in tecnologia conviene
Gli investimenti in tecnologia digitale convengono, e fanno bene alle aziende (in particolare, alle piccole e medie imprese che spesso, in passato, hanno trascurato gli impieghi nel settore). A tale conclusione è giunta l’indagine contenuta nel nono report Unicredit sulle pmi, presentato pochi giorni fa a Roma, e in grado di premiare il valore aggiunto che gli investimenti nell’hi-tech sono in grado di conferire alle attività imprenditoriali italiane.
Il fondo Cedola Bond Alto Potenziale di Arca Sgr
Arca, la società di gestione del risparmio sorta nel 1983 e costituita attualmente da ben dodici banche popolari e da altre società di intermediazione mobiliare, si dimostra sempre molto “generosa” quando si tratta di distribuire prodotti nuovi di zecca: un esempio molto interessante in tal senso si è avuto a fine ottobre, con i fondi Arca distribuiti presso le filiali Carife. Il 2012, invece, si conclude con un fondo, il cui collocamento durerà fino al prossimo 14 dicembre, dalle caratteristiche molto particolari. Si tratta di Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI e già questa denominazione fa intuire molto sulle sue peculiarità.
La nuova polizza convertibile di Pramerica Life
Dopo che a ottobre Pramerica ha lanciato la polizza per la non autosufficienza, il ramo vita del gruppo assicurativo americano (quella che siamo abituati a chiamare Pramerica Life) ha lanciato un prodotto nuovo di zecca: si tratta di New Convertible Term, vale a dire una polizza che garantisce la protezione dell’assicurato e che consente di liquidare il capitale che è stato investito nell’ipotesi di premorienza (morte prima di un termine fissato) o di una invalidità funzionale, grave e permanente. Tale strumento si segnala soprattutto come una polizza caso morte di tipo temporaneo e di puro rischio.
Svalutazioni banche 2012
Secondo quanto affermano gli analisti di Mediobanca, le difficoltà del sistema bancario europeo proseguiranno ancora nel breve e nel medio termine. Criticità che hanno fatto sentire il proprio peso sull’andamento della redditività delle attività delle aziende creditizie, con profitti dei maggiori istituti in flessione del 37,8 per cento a causa di svalutazione di avviamenti e di crediti. Mediobanca afferma infatti come gli utili netti aggregati delle 18 maggiori banche del Continente siano calati di oltre 14,5 miliardi di euro rispetto al 2011.
Dove investire nel 2013 secondo Goldman Sachs
La banca d’affari newyorkese Goldman Sachs ha delineato lo scenario per l’economia e i mercati globali per il prossimo anno. La banca si aspetta una ripresa economica negli Stati Uniti e in Asia, mentre il pil è atteso in crescita al 3,3% dal 3%. View negativa sull’economia europea, che secondo gli esperti della banca americana sperimenterà ancora una lieve recessione (-0,2%). In realtà, Goldman Sachs ritiene che l’economia della zona euro tornerà a crescere solo a partire dal 2015, ma ci saranno velocità diverse tra Germania e paesi periferici.
Shell emette obbligazioni a tre e dieci anni
Il colosso petrolifero Royal Dutch Shell ha emesso due tranche di titoli obbligazionari, per un importo complessivo di 1,75 miliardi di dollari: la scelta è ricaduta su dei bond a tre anni (scadenza prevista nel 2015), i quali beneficeranno di un rendimento di 0,30 punti percentuali superiore a quello dei medesimi titoli del Tesoro, senza dimenticare la scadenza decennale, il cui spread sarà pari allo 0,75%. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che i ritorni economici effettivi sono pari, rispettivamente allo 0,633% e al 2,363%.