Enel ha chiuso la collaborazione nucleare con Edf. In questo modo, dopo la rinuncia al progetto di riavvio dell’energia atomica tricolore, con la realizzazione di almeno quattro centrali nucleari in collaborazione con Edf, Enel ha formalmente trovato un accordo per svincolarsi dalla joint venture con l’azienda transalpina, creata per favorire la realizzazione di cinque centrali in Francia, entro il prossimo decennio. “Ritardi e aumento dei costi” sono le cause imputate da Enel per giustificare la cessazione della collaborazione.
Dove investire nel 2013 secondo Union Bancaire Privée
Il team degli specialisti di Union Bancaire Privée è convinto che il 2013 sarà un anno di ripresa dell’economia mondiale, sebbene non ci saranno identiche velocità. Stati Uniti e Cina vengono visti come i due player economici in grado di trainare l’economia mondiale nei prossimi anni. Dopo aver stimato una crescita del pil mondiale al 2,2% nel 2012, UBP si aspetta un miglioramento nei prossimi dodici mesi. Infatti, gli esperti della banca svizzzera stimano una crescita del pil mondiale del 2,4% nel 2013.
Intel riacquista parecchie azioni tramite un’infornata di bond
Intel Corporation, celeberrima multinazionale attiva nel settore dei semiconduttori, ha confermato le ultime indiscrezioni sui suoi investimenti finanziari, pianificando nel dettaglio il riacquisto di ben sei miliardi di dollari in azioni ordinarie: questa operazione è avvenuta nel corso della giornata odierna tramite la vendita di appositi titoli obbligazionari. Proprio un anno fa, tra l’altro, vi fu per Intel il primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni. Il colosso di Santa Clara ha fatto sapere che per questi strumenti finanziari si è messo al lavoro insieme a diversi istituti di credito, vale a dire JPMorgan, Merrill Lynch, Pierce e Fenner & Smith Incorporated.
Piaggio è da comprare secondo Citigroup
Giornata molto positiva quella odierna per il titolo Piaggio & C, che a Piazza Affari mostra un rialzo del 4,95% a 1,95 euro. A mettere le ali alle azioni della storica società motociclistica di Pontedera è stata la promozione ricevuta da Citigroup, che ha deciso di alzare il rating a “buy” (comprare le azioni) dalla precedente valutazione “neutral”. Il target price assegnato dagli analisti finanziari di Citi è 2,4 euro, che equivale a un potenziale upside in borsa del 23% rispetto ai valori correnti. Il titolo ha toccato per ora un massimo intraday a 1,976 euro.
I nuovi bond emessi da Deutsche Post
Deutsche Post Ag, la principale compagnia europea per i servizi postali, ha emesso titoli obbligazionari per un totale di due miliardi di euro: l’obiettivo del colosso di Bonn è sostanzialmente quello di ridurre l’onere dei costi previdenziali che in questo momento grava sui ricavi. Gli investitori hanno acquistato un miliardo di euro per quel che riguarda il debito convertibile in titoli azionari, tanto è vero che quelli del gruppo tedesco sono aumentati del 30%. Il governo teutonico ha domandato da tempo a Deutsche Post di ripagare 298 milioni di euro in sussidi per le pensioni, una operazione che si è resa necessaria dopo che la Commissione Europea ha stabilito le infrazioni commesse alla legislazione Antitrust.
Crollo mercato auto novembre 2012
È crollato ancora, nel mese di novembre, il mercato auto italiano ed europeo. Stando a quanto afferma il Ministero delle Infrastrutture in relazione al nostro Paese, a novembre le immatricolazioni di nuove vetture sono diminuite del 20,10 per cento, attestandosi a 106.491 unità contro le 133.284 del novembre 2011. Ad ottobre il mercato aveva segnato un calo del 12,39 per cento, andando a prolungare un trend decrescente particolarmente deprezzante per gli operatori impegnati a “sopravvivere” in uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.
Previsioni euro/dollaro dicembre 2012
Dopo aver superato quota 1,31 nella giornata di ieri, molti analisti finanziari ritengono che nel breve periodo la spinta rialzista sul tasso di cambio euro/dollaro possa esaurirsi per mancanza di compratori a prezzi tutto sommato elevati se confrontati con quelli registrati meno di un mese fa. A partire dai minimi di metà novembre scorso, ovvero area 1,2660, il cambio euro/dollaro ha mostrato ben 12 sedute positive su 15 mostrando una performance del 3,5%. Il cambio si è messo alle spalle resistenze molto importanti, senza quasi mai soffrire particolarmente.
Il fondo di Natixis sul debito sovrano europeo sbarca in Italia
Il fondo Natixis Souverains Euro, il quale prende il nome dalla banca d’affari francese, è ora disponibile anche per gli investitori del nostro paese: si tratta di uno strumento di un certo interesse, utile per investire in maniera proficua nel debito sovrano (come suggerisce la stessa denominazione) della nazioni dell’eurozona. Anche all’inizio dell’anno si era parlato del gruppo transalpino, visto che Natixis aveva selezionato varie azioni per il proprio certificato. La registrazione in Italia dello strumento in questione è presto spiegata. Anzitutto, bisogna ricordare che esso viene gestito dal fund manager Olivier De Larouzière, il quale vanta una esperienza di ben quindici anni nel comparto del reddito fisso.
Forex euro/dollaro sopra 1,31 sui massimi a 30 giorni
Sul Forex il trend principale del mercato resta favorevole all’euro, soprattutto dopo che la Grecia ha annunciato ieri il lancio del piano di buyback da 10 miliardi. La moneta unica sta guadagnando terreno contro tutte le principali monete, in particolare contro il dollaro americano che risente molto del brutto dato dell’Ism manifatturiero pubblicato ieri. Infatti, a novembre l’attività manifatturiera negli Stati Uniti ha sperimentato una brusca discesa sotto la soglia “psicologica” dei 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento economico.
Il dato è stato inferiore alle attese e il peggiore dal luglio 2009. Nei due mesi precedenti l’attività manifatturiera americana era cresciuta, lanciando importanti segnali di ripresa economica. Ora, complice anche l’uragano Sandy che ha colpito duramente la East Coast a inizio novembre, l’economia americana fa più di un passo indietro. Il biglietto verde mostra anche una certa debolezza a causa delle incertezze legate al fiscal cliff, nonostante le recenti dichiarazioni di Barack Obama che prevede un’intesa entro Natale.
Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro è salito oggi fino a 1,3106, che equivale al massimo più alto da oltre un mese. Oggi l’euro è molto forte anche contro la sterlina (cambio Eur/Gbp sopra 0,8120), il franco svizzero (nuovo massimo da oltre due mesi a 1,2144), il dollaro canadese (cambio Eur/Cad ai top degli ultimi sei mesi circa sopra 1,30). Resta più o meno stabile, invece, il tasso di cambio euro/yen poco sopra 107, anche se il trend è ancora decisamente orientato verso l’alto. Per quanto riguarda il cambio euro/dollaro, le prospettive restano rialziste per i prossimi giorni.
Da un punto di vista tecnico, dopo il breakout esplosivo di area 1,30 – 1,3020, il cambio euro/dollaro è riuscito a superare anche la resistenza-chiave di 1,3080. Se dovesse chiudere la seduta sopra questi liveelli, o addirittura sopra 1,31, è probabile un proseguimento del bullish trend verso la prossima area di resistenza di 1,3140. A quel punto, il cambio potrebbe puntare anche a raggiungere i top di metà settembre scorso toccati in area 1,3170.
Il manifatturiero Usa fa rallentare i futures sul rame
Il rame ha fatto registrare il primo ribasso degli ultimi quattro giorni, dopo aver sfiorato, però, il livello più alto in assoluto delle ultime sei settimane: in particolare, la performance in questione è stata favorita dall’inattesa discesa del settore manifatturiero americano, un evento che ha provocato il declino anche di altri metalli, quali l’alluminio, lo zinco e il piombo. Due settimane fa, al contrario, i futures sul rame riuscirono a salire grazie a Cina e fiscal cliff. Stavolta, il contratto che è collegato alle spedizioni a tre mesi ha messo a segno una perdita di 0,5 punti percentuali, con la quotazione complessiva che si è attestata a 7,963 dollari la tonnellata presso il London Metal Exchange.
Ritiro Ipo Sea commenti
La notizia del ritiro di Sea dalla procedura di prima quotazione sui mercati regolamentati a causa di un troppo scarso interesse da parte dei potenziali investitori, non accenna a placare le polemiche. Ad ogni modo, il sindaco di Milano, Giuseppe Pisapia, cerca di ricondurre il tutto all’ordinarietà delle relazioni tra le parti, ricordando come lo stop alla quotazione della società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi in Borsa non sia una brutta figura, e come il comune di Milano ha fatto il migliore affare degli ultimi 10 anni quando ha venduto l’anno scorso a F2i il 29,75 per cento del capitale della società.
Investire nei curry bond per puntare sull’India
Si chiamano curry bond e sono una delle scommesse che molti money manager e investitori professionisti intendono porre in essere per i prossimi mesi. Si tratta di investire sulle obbligazioni indiane, con rendimenti che sfiorano l’8% anche sulle scadenze più brevi e su una moneta – la rupia indiana – che è tra le più sottovalutate al mondo in termini di parità dei poteri d’acquisto. Non è semplice, però, per il piccolo investitore retail accedere a questo particolare segmento di mercato in diversificazione degli investimenti nei paesi emergenti.
Easy Plan, il Pac flessibile di Axa Assicurazioni
Il risparmio è diventato una vera e propria chimera al giorno d’oggi: è per questo motivo che Axa Assicurazioni ha deciso di semplificare il tutto, venendo incontro a esigenze molto importanti. Dopo che con Axa Mps le polizze Rc Auto sono finite in banche, la compagnia assicurativa si è concentrata su un piano di accumulo che merita di essere approfondito. Il Pac in questione si chiama non a caso Easy Plan. Di cosa si tratta esattamente? Entrando più nel dettaglio, la proposta in questione si caratterizza per l’opportunità di dar vita a un capitale di buona entità grazie a dei versamenti a carattere periodico, in modo da unire in maniera ideale la protezione al rendimento.
Franklin Templeton lancia nuovi fondi per l’Italia
Dopo aver consigliato di investire in Sudafrica, Franklin Templeton si è presentato in gran spolvero con l’offerta di ben cinque nuovi fondi comuni di investimento: le opportunità sono tra le più diverse, vale a dire il continente africano, il Brasile, i titoli convertibili, i bond ad alto rendimento e quelli Investment Grade. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Anzitutto, c’è subito da sottolineare che non si tratta di un emittente simile, visto che lo scorso mese di aprile Franklin Templeton ha trionfato agli Oscar del Risparmio. La compagnia di San Mateo ha voluto rafforzare la sua gamma relativa al nostro paese, in modo da potenziare le opportunità destinate agli investitori italiani.