Enel chiude collaborazione nucleare con Edf

Enel ha chiuso la collaborazione nucleare con Edf. In questo modo, dopo la rinuncia al progetto di riavvio dell’energia atomica tricolore, con la realizzazione di almeno quattro centrali nucleari in collaborazione con Edf, Enel ha formalmente trovato un accordo per svincolarsi dalla joint venture con l’azienda transalpina, creata per favorire la realizzazione di cinque centrali in Francia, entro il prossimo decennio. “Ritardi e aumento dei costi” sono le cause imputate da Enel per giustificare la cessazione della collaborazione.

“Questa situazione” – prosegue inoltre il comunicato – “è aggravata dalla significativa flessione nella domanda di energia elettrica e dall’incerta tempistica per ulteriori investimenti nel nucleare in Francia. Inoltre, il referendum del giugno 2011 in Italia, che ha impedito lo sviluppo dell’energia nucleare nel paese, ha ridotto la rilevanza strategica dell’intero accordo di collaborazione con Edf”.

Ad ogni modo, Enel non ha abbandonato del tutto l’ideale di cavalcare il business nucleare, visto e considerato che già oggi il gruppo è in grado di coprire il 14 per cento della propria produzione di energia nei 40 Paesi nei quali è presente, grazie alle centrali nucleari di Spagna e Repubblica Ceca (vedi anche i risparmi derivanti dall’abbandono del nucleare).

“In altre parole” – commentava La Repubblica – “Enel ammette l’anti-economicità del progetto. come sostenuto da molti addetti ai lavori, prima ancora delle questionid i carattere ambientale. Soltanto lunedì scorso, dalla Francia era arrivata la notizia dell’ennesima rivalutazione del costo per la realizzazione del reattore nucleare di nuova generazione Epr di Flamanville (Normandia), la prima delle cinque centrali che dovevano essere realizzate in Francia anche con la collaborazione di Enel. Edf ha annunciato, infatti, che l’Epr costerà 8,5 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto all’ultima stima, e circa il doppio rispetto al costo inizialmente previsto”.

Nella nota Enel conclude infine di aver già notificato al gruppo francese Edf “l’esercizio del diritto di recesso dal progetto in costruzione del reattore nucleare EPR (European Pressurized Reactor) di Flamanville in Normandia, e negli altri cinque impianti da realizzare in Francia utilizzando la stessa tecnologia EPR, concludendo così l’accordo di collaborazione strategica che le due società avevano sottoscritto nel novembre del 2007”.

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