Previsioni euro/dollaro dicembre 2012

Dopo aver superato quota 1,31 nella giornata di ieri, molti analisti finanziari ritengono che nel breve periodo la spinta rialzista sul tasso di cambio euro/dollaro possa esaurirsi per mancanza di compratori a prezzi tutto sommato elevati se confrontati con quelli registrati meno di un mese fa. A partire dai minimi di metà novembre scorso, ovvero area 1,2660, il cambio euro/dollaro ha mostrato ben 12 sedute positive su 15 mostrando una performance del 3,5%. Il cambio si è messo alle spalle resistenze molto importanti, senza quasi mai soffrire particolarmente.

A seguito del breakout esplosivo dell’area di resistenza di 1,3020, avvenuto due giorni fa, il mercato si è arricchito di nuovi compratori. Da un punto di vista grafico si è concretizzato il cosiddetto pattern a “tazza con manico” (in inglese “cup with handle”), noto nell’analisi tecnica classica come un segnale rialzista che scatta dopo una lunga fase di accumulazione che prende proprio la forma di una tazza con manico. Il superamento della resistenza di 1,3080 – 1,31, se confermato in chiusura, dovrebbe consolidare la forza del bullish trend.

Ad ogni modo le prese di beneficio sono sempre dietro l’angolo, così il cambio euro/dollaro potrebbe essere interessato da un ritracciamento fisiologico verso la key area di 1,3020 – 1,30, per verificare quanto sia effettivamente forte la pressione dei compratori. La sensazione è che, salvo clamorose inversioni del trend dei mercati azionari, il trend rialzista del cambio euro/dollaro resterà intatto nelle prossime settimane. Molti analisti e trader intravedono come prossimi obiettivi tecnici area 1,3140 e area 1,32. Tuttavia, le prossime aree d’acquisto più interessanti per investire nel forex sul cambio euro/dollaro si trovano a 1,3020, a 1,30 e a 1,2980.

Da qui a fine anno, si può ipotizzare un approdo verso i massimi di metà settembre scorso di area 1,3170 e probabilmente anche fino in area 1,32. La negatività sul cambio euro/dollaro tornerebbe solo in caso di chiusura settimanale sotto 1,30: in questo caso la pressione dei compratori potrebbe ridursi notevolmente e decretare l’inizio di una fase di consolidamento senza particolari strappi del mercato.

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