I nuovi bond emessi da Deutsche Post

Deutsche Post Ag, la principale compagnia europea per i servizi postali, ha emesso titoli obbligazionari per un totale di due miliardi di euro: l’obiettivo del colosso di Bonn è sostanzialmente quello di ridurre l’onere dei costi previdenziali che in questo momento grava sui ricavi. Gli investitori hanno acquistato un miliardo di euro per quel che riguarda il debito convertibile in titoli azionari, tanto è vero che quelli del gruppo tedesco sono aumentati del 30%. Il governo teutonico ha domandato da tempo a Deutsche Post di ripagare 298 milioni di euro in sussidi per le pensioni, una operazione che si è resa necessaria dopo che la Commissione Europea ha stabilito le infrazioni commesse alla legislazione Antitrust.

Tra l’altro, non bisogna dimenticare che i dipendenti della società postale in questione rappresentano addirittura il 39% dell’intera forza lavoro della Germania, un numero davvero impressionante. Si è parlato di questa compagnia circa un mese fa sempre in relazione agli investimenti finanziari, visto che sono stati emessi da Bnp Paribas due certificati su Adidas e Deutsche Post. Il titolo di quest’ultima è sceso ieri di 1,7 punti percentuali presso la Borsa di Francoforte, ma il guadagno complessivo realizzato nel 2012 ammonta finora al 34%. I bond convertibili possono essere scambiati con quarantotto milioni di azioni e presentano una cedola dello 0,6% per la precisione.

Il debito a cui si sta facendo riferimento, inoltre, presenta una scadenza pari a sette anni, con un rimborso che deve avvenire necessariamente prima dei cinque anni. L’operatore postale, il quale detiene anche il controllo della Dhl, ha anche venduto settecento milioni di euro in bond convenzionali della durata di dodici anni, con il rendimento previsto che è superiore di cento punti base rispetto al tasso swap. Il collocamento di ieri è stato valutato con estrema soddisfazione dai vertici aziendali, alla luce della buona domanda e dei termini piuttosto appetibili.

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