Le ultime performance dell’alluminio a Londra sono state caratterizzate dal segno negativo: il metallo in questione è sceso infatti al suo livello più basso delle ultime tre settimane e oltre, dopo che sono stati riaperti i mercati a Shanghai a conclusione delle festività cinesi per il Nuovo Anno Lunare. Ecco allora che sono state molto alte le aspettative in merito a una crescita delle scorte. Questo declino ha riguardato anche altri metalli industriali, vale a dire il rame, lo zinco, il piombo, il ferro e il nickel.
In quali banche investire nel 2013?
Se volete dare ancora fiducia al settore bancario nel 2013, fate (probabilmente) bene. A patto di scegliere accuratamente gli istituti di credito nei quali riporre fiducia e denaro. Facciamo allora aiutare da Morgan Stanley, che ha stilato una classifica delle migliori banche europee per capacità di generare utili, focalizzazione nel core business e impegno nell’aumento dei dividendi.
I grandi hedge fund escono dall’oro
Importante svolta per il mercato dell’oro, che nella seduta di venerdì 15 febbraio è tornato sotto la soglia dei 1.600 dollari l’oncia scendendo sui livelli più bassi da agosto scorso. Il quadro tecnico del metallo giallo è in costante deterioramento, ma vanno molto male le cose anche da un punto di vista fondamentale. Giovedì scorso il World Gold Council ha comunicato i dati sulla domanda nel 2012: per la prima volta negli ultimi tre anni si è verificato un calo delle richieste di gioielli e preziosi.
EuroMot: i due nuovi bond lanciati dal Fondo Salva Stati
Due giorni fa il segmento EuroMot di Borsa Italiana ha accolto due nuove obbligazioni che hanno visto come emittente il Fondo Salva Stati: che cosa ha messo a disposizione nello specifico l’Efsf (European Financial Stability Facility)? Anzitutto, le scadenze sono differenti. Entrando maggiormente nello specifico, i due titoli obbligazionari di cui si sta parlando sono l’Efsf Eur 1.500 per cent Guaranteed Notes due 22 January 2020 (il codice Isin su cui fare affidamento è EU000A1G0A81) e l’Efsf Eur 1,25 per cent Guaranteed Notes due 5 February 2018 (l’Isin è EU000A1G0A99).
Investire in Eni 2013
Eni ha chiuso il 2012 con numeri superiori alle attese per quanto concerne il livello operativo. In un lunghissimo approfondimento, il quotidiano finanziario Milano Finanza compie una serie di analisi e focus sull’andamento della società, reduce da un 2012 con utile netto pari a 7,79 miliardi di euro, in crescita del 13,5 per cento rispetto ai 6,86 miliardi di euro registrati nel corso del 2011, e utile operativo adjusted pari a 19,75 miliardi di euro, in incremento del 14,6 per cento.
Kuwait Finance House: nel 2013 sukuk in crescita del 30%
Il mercato dei bond islamici, i celebri sukuk, è destinato a crescere di trenta punti percentuali nel corso del 2013: l’ultima ottimistica stima è stata calcolata dalla Kuwait Finance House in un suo rapporto, il quale ha preso in considerazione il contributo offerto dai nuovi paesi che si cimentano con questo tipo di emissioni finanziarie (vedi anche La bolla che minaccia la finanza islamica). La crescita stimata dalla compagnia asiatica è compresa tra il 20 e il 30% per la precisione. Nel dettaglio, la fetta di competenza del Medio Oriente ha già fatto registrare un importante rialzo lo scorso anno, con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti in grado di offrire i migliori rendimenti in assoluto per gli investitori.
La Corea del Sud sta preparando la legge sui covered bond
È recentissima la decisione della Corea del Sud di consentire l’introduzione di covered bond: l’accostamento tra il paese asiatico e lo strumento finanziario può sembrare particolare e bizzarra, ma in realtà si punta a diversificare il mercato obbligazionario di Seul. In aggiunta, la nazione è intenzionata a fare concorrenza a chi domina questo stesso segmento, vale a dire la Nuova Zelanda e l’Australia (vedi anche Banco Santander sta per lanciare un nuovo covered bond). L’approvazione da parte del Gabinetto sudcoreano risale all’inizio di questo mese, mentre la legge definitiva dovrebbe essere portata a compimento nel giro di sei mesi.
Peugeot chiude 2012 con risultati deludenti
Il gruppo Peugeot ha chiuso il 2012 con un fatturato pari a 55 miliardi di euro, in flessione di 5 punti percentuali su base annua, con un crollo del 10 per cento per la sola divisione auto. Il risultato operativo è inoltre calato ulteriormente, chiudendo in territorio negativo per 580 milioni di euro, di cui 1,5 miliardi condizionati dal solo settore auto. Ad ogni modo, nonostante ciò, la nazionalizzazione non è “di attualità” – ha dichiarato il ministro delle Finanze, Pierre Moscovici.
Etica Sgr propone i Pac con il diritto fisso azzerato
Ben quattro mesi e mezzo di tempo a disposizione: è questo il tempo utile per sottoscrivere i Piani di Accumulo del Capitale (noti anche con l’acronimo Pac) relativi ai fondi di Etica Sgr senza il pagamento del diritto fisso. In effetti, questa agevolazione potrà essere sfruttata dal 18 febbraio al 30 giugno prossimi presso tutte le filiali e i banchieri ambulanti di Banca Etica (vedi anche Piano di accumulo su azioni, Etf e fondi). Lo strumento in questione viene scelto di solito per consentire ai risparmiatori con poca liquidità di accumulare somme di denaro in maniera progressiva. In questo caso, i risparmi verranno investiti nei fondi comuni etici di questa società di gestione del risparmio che fa parte dell’omonimo gruppo bancario.
Perché puntare su strategie di investimento total return?
I risparmiatori stanno riscoprendo sempre più le strategie di investimento total return, ovvero quelle che consentono al money manager di muoversi liberamente sui mercati globali alla ricerca di opportunità senza essere troppo vincolati a particolari benchmark di riferimento. In termini di commissioni i fondi di investimento total return hanno mediamente un costo più elevato, ma se si investe un capitale abbastanza elevato le fee potrebbero avere un impatto molto marginale sulla performance del fondo. Questi fondi total return si fanno preferire soprattutto in contesti di mercato di forte incertezza.
Come investire nei mercati emergenti nel 2013 secondo Comgest Am
I mercati emergenti non godono dello stesso appeal dei primi anni Duemila, ma restano comunque un’opportunità molto interessante secondo diversi gestori di fondi. Rispetto a qualche anno fa, complice anche il peggioramento del ciclo economico e la crisi dei paesi sviluppati, è necessario essere più selettivi e trovare solo quelle storie realmente valide sulle quali poi puntare con decisione in un’ottica di lungo periodo. Comgest Asset Management, casa di investimenti con sede a Parigi, si ispira a una filosofia di investimento à la Warren Buffett. Negli ultimi 30 anni ha investito solo in business credibili e trasparenti.
Primo bond in dollari del 2013 per la Romania
La Romania ha fatto sapere di aver fissato a 1,5 miliardi di dollari la sua prima vendita di titoli obbligazionari in valuta americana di quest’anno: in pratica, il governo di Bucarest ha deciso di offrire dei rendimenti inferiori rispetto a quelli dei titoli ungheresi. L’obiettivo di questa cessione è facilmente intuibile, vale a dire la ricerca di finanziamenti per coprire il deficit di bilancio, ma anche per gestire il debito in scadenza a costi più bassi (vedi anche I nuovi bond governativi di Olanda e Romania). Nello specifico, il paese dell’Europa orientale sta mettendo a disposizione bond a dieci anni e con un ritorno economico pari a 4,5 punti percentuali.
Rating Telecom Italia – febbraio 2013
L‘agenzia internazionale Moody’s ha dichiarato di aver ridotto il rating su Telecom Italia. In particolare, l’agenzia ha affermato di aver operato il downgrade sulle emissioni della compagnia telefonica italiana, con una decisione che non sembra aver generato grande sorpresa da parte degli osservatori. Vediamo dunque quali sono le motivazioni che hanno condotto Moody’s a ridurre il giudizio sulle emissioni dell’azienda italiano.
Come investire con la strategia del “rendimento reale” di Allianz GI
Lo scenario macroeconomico che si presenta davati agli occhi dell’investitore a inizio 2013 è caratterizzato da un crescita economica molto debole, debiti pubblici su livelli sempre più alti e aspettative di crescita dell’inflazione in aumento. Un quadro del genere non è assolutamente confortante, per cui l’investitore è costretto ad andare alla ricerca di opportunità di guadagno ovunque esse si presentino e nel modo più veloce possibile. E’ finita l’epoca degli asset free risk, si è aperta l’epoca in cui ciò che conta davvero è ottenere “rendimenti reali”.