Futures sull’alluminio in ribasso a Londra e Shanghai

Le ultime performance dell’alluminio a Londra sono state caratterizzate dal segno negativo: il metallo in questione è sceso infatti al suo livello più basso delle ultime tre settimane e oltre, dopo che sono stati riaperti i mercati a Shanghai a conclusione delle festività cinesi per il Nuovo Anno Lunare. Ecco allora che sono state molto alte le aspettative in merito a una crescita delle scorte. Questo declino ha riguardato anche altri metalli industriali, vale a dire il rame, lo zinco, il piombo, il ferro e il nickel.

Tornando a parlare dell’alluminio (vedi anche Investire in alluminio 2012), le spedizioni a tre mesi dei relativi contratti futures hanno ceduto 1,2 punti percentuali, scendendo così a quota 2,143 dollari la tonnellata presso il London Metal Exchange (la classica piazza finanziaria destinata ai metalli), un valore che non veniva registrato dallo scorso 25 gennaio. Appena tre giorni fa, invece, il leggero metallo aveva raggiunto i 2,174 dollari la tonnellata, il picco più alto delle precedenti sei settimane, con un guadagno settimanale da record (+2,3%). Per quel che riguarda i mercati asiatici, inoltre, i futures relativi alle spedizioni del prossimo mese di maggio hanno chiuso in ribasso di 0,7 punti percentuali allo Shanghai Futures Exchange, per una quotazione complessiva di 15,140 yuan la tonnellata.

Le aspettative circa ulteriori guadagni da parte della produzione dell’alluminio in Cina significano che i prezzi di Shanghai stanno letteralmente ignorando i ricavi londinesi dell’ultima settimana. Secondo gli analisti dell’ex Impero Celeste, mentre la domanda stagionale è destinata a crescere dopo le festività, saranno necessarie altre settimane, se non mesi, prima che ciò avvenga in concreto. La produzione cinese del metallo è aumentata del 13% nel corso del 2012, sfiorando i venti milioni di tonnellate complessive. Per il 2013, invece, si parla con insistenza di una crescita fino a 23,25 milioni, grazie soprattutto al contributo messo a disposizione dalle regioni nord-occidentali della seconda economia mondiale.

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