Sesto calo consecutivo per i futures sui semi di soia

I semi di soia hanno fatto registrare un ribasso per la sesta sessione consecutiva presso il Chicago Board of Trade (vedi anche Futures sui semi di soia in rialzo a Chicago): il motivo di questa performance negativa va ricercato sicuramente nell’ultimo report economico che riguarda la Cina, primo consumatore al mondo per quel che concerne la commodity alimentare. In effetti, l’ex Impero Celeste ha provveduto a cancellare quasi due milioni di tonnellate di scorte dal Brasile, a causa di alcuni problemi relativi al trasporto.

Il calo produttivo fa aumentare i futures sul cotone

I contratti futures sul cotone sono aumentati fino al loro livello più alto degli ultimi dieci mesi (vedi anche In leggero rialzo i futures sul cotone): la commodity è stata protagonista di questa performance al rialzo grazie soprattutto al relativo output, il quale è destinato a ridursi e non poco negli Stati Uniti, maggior esportatore a livello mondiale. Al contrario, la domanda globale continua a crescere a dismisura. C’è anche da sottolineare come cacao e zucchero siano cresciuti in modo simile, diversamente dal succo d’arancia, i cui futures sono risultati in ribasso.

Soft commodities: zucchero e caffè in calo a New York

Lo zucchero è calato quest’oggi a New York prima di raggiugere quello che ha rappresentato con tutta probabilità il livello più basso in assoluto per il futures collegato alle spedizioni di marzo dal 2006 (vedi anche Futures: zucchero e cacao in rialzo a New York). Allo stesso tempo, gli strumenti collegati al caffè qualità arabica sono risultati in ribasso. Per la precisione, lo zucchero grezzo spedito contro i futures ormai estinti del mese di marzo iniziato oggi andrà probabilmente a totalizzare un importo compreso tra le 150mila e le 155mila tonnellate, il quantitativo più basso da quasi sette anni a questa parte.

Futures sull’alluminio in ribasso a Londra e Shanghai

Le ultime performance dell’alluminio a Londra sono state caratterizzate dal segno negativo: il metallo in questione è sceso infatti al suo livello più basso delle ultime tre settimane e oltre, dopo che sono stati riaperti i mercati a Shanghai a conclusione delle festività cinesi per il Nuovo Anno Lunare. Ecco allora che sono state molto alte le aspettative in merito a una crescita delle scorte. Questo declino ha riguardato anche altri metalli industriali, vale a dire il rame, lo zinco, il piombo, il ferro e il nickel.

Il rame in deciso ribasso a New York e Londra

Il rame è sceso al suo livello più basso dallo scorso mese di dicembre: il metallo in questione ha risentito soprattutto della domanda in forte rallentamento dalla Cina, la quale rappresenta il maggior consumatore a livello mondiale. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’economia dell’ex Impero Celeste ha subito un declino piuttosto importante, vale a dire oltre otto punti percentuali nel corso del primo trimestre di quest’anno, come messo in luce opportunamente dal governo di Pechino. In aggiunta, anche il report relativo alla fiducia dei consumatori americani ha fatto la sua cattiva parte in questo caso. Secondo analisti e strateghi finanziari, l’economia cinese è stata più debole di quanto ci si aspettasse.

Contratti futures: caffè e zucchero in calo

I contratti futures legati al caffè qualità arabica hanno subito una correzione tecnica opportuna dopo il rally incredibile conseguito nel corso di questa settimana, con ben cinque punti percentuali di rialzo: al contempo, gli stessi strumenti finanziari relativi allo zucchero grezzo hanno esteso le loro perdite, a seguito dell’autorizzazione di lunedì scorso circa le mancate restrizioni all’export in questione da parte dell’India, il secondo produttore mondiale per quel che riguarda questa commodity. Il quadro, poi, viene debitamente completato dal cacao, alle prese con volumi piuttosto leggeri a causa del clima secco in Costa d’Avorio. Cerchiamo dunque di capire meglio le performance di questi specifici prodotti.

A New York futures su caffè e zucchero in calo

L’Intercontinental Exchange di New York ha assistito al sostanziale rallentamento dei contratti futures collegati alle performance del caffè, una delle principali “soft commodities” in questo senso: le perdite, comunque, hanno riguardato anche gli stessi strumenti finanziari che osservano da vicino l’andamento del cacao, mentre lo zucchero ha fatto registrare dei cambiamenti appena percettibili. Facciamo dunque un po’ d’ordine. Per quel che riguarda il caffè, c’è da dire che la qualità arabica è scesa in maniera decisa, anche se si tratta di un livello superiore al minimo degli ultimi diciassette mesi. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che le spedizioni di maggio hanno subito un calo di 0,4 punti percentuali (settantacinque centesimi di dollaro in meno), raggiungendo in questa maniera quota 1,82 dollari la libbra.

Ancora un rialzo per i futures legati ai semi di soia

I contratti futures che osservano da vicino le performance dei semi di soia hanno fatto registrare il secondo giorno consecutivo di rialzi: in questo modo, presso il Chicago Board of Trade è stato raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque mesi, dopo che il Brasile, maggior rifornitore dell’olio di semi che si ricava da questa commodity, ha tagliato le proprie stime relative alla produzione del 2012. Gli agricoltori del paese sudamericano, infatti, dovrebbero raccogliere circa 68,7 milioni di tonnellate di semi fino al prossimo mese di agosto, mentre si era parlato di 69,2 milioni appena un mese fa.

Futures: settimana contrastante per i semi di soia

Gli ultimi sette giorni di contrattazioni dei futures sono stati caratterizzati da performance a dir poco altalenanti: i due esempi più eclatanti in questo senso sono rappresentati dal grano, il quale è riuscito a incrementare i propri ricavi come non accadeva da almeno nove mesi, grazie soprattutto alle esportazioni americane, mentre i semi di soia sono inesorabilmente calati nonostante la crescente produzione fatta registrare dal Sud America. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da sottolineare come le scorte di grano siano scese di quindici punti percentuali, così come annunciato anche dallo Us Department of Agricolture: l’export è più che raddoppiato e in questo modo i contratti futures hanno potuto beneficiare del secondo giorno consecutivo di rialzi presso il Chicago Board of Trade.

Cotone, le scorte limitate fanno volare i futures

I contratti futures che osservano da vicino l’andamento del cotone come commodity hanno subito un rialzo record nel corso di quest’ultima settimana: il rialzo è stato favorito senz’altro dal fatto che la domanda globale proveniente dagli stabilimenti tessili dovrebbe continuare ad essere superiore all’offerta disponibile. In particolare, l’output della Cina, il maggior consumatore di cotone al mondo, è calato di 6,3 punti percentuali nel 2010. Al contrario, le vendite statunitensi sono aumentate del 56% nella settimana che si è conclusa lo scorso 24 febbraio rispetto ai sette giorni precedenti, così come ha anche confermato lo Us Department of Agricolture, il dipartimento americano relativo al settore primario. In pratica, i prezzi sono più che raddoppiati. John Flanagan, presidente della Flanagan Trading Corporation, ha parlato espressamente di una sfida a livello internazionale, anche perché le ultime resistenze commerciali che sono state realizzate erano più che altro acquisizioni.