Sesto calo consecutivo per i futures sui semi di soia

I semi di soia hanno fatto registrare un ribasso per la sesta sessione consecutiva presso il Chicago Board of Trade (vedi anche Futures sui semi di soia in rialzo a Chicago): il motivo di questa performance negativa va ricercato sicuramente nell’ultimo report economico che riguarda la Cina, primo consumatore al mondo per quel che concerne la commodity alimentare. In effetti, l’ex Impero Celeste ha provveduto a cancellare quasi due milioni di tonnellate di scorte dal Brasile, a causa di alcuni problemi relativi al trasporto.

In particolare, è stato Sunrise Group a rendersi protagonista di questa cancellazione così consistente, visto che sono stati coinvolti ben dieci cargo, il cui arrivo era previsto per i mesi di gennaio e febbraio, mentre altri ventitré erano stati programmati per il periodo aprile-giugno. Il Brasile dovrebbe superare proprio quest’anno gli Stati Uniti come maggior esportatore a livello internazionale di semi di soia, dunque si può ben capire la correlazione di questa vicenda all’andamento dei futures. Volendo essere ancora più precisi, le spedizioni del prossimo mese di maggio hanno ceduto lo 0,2%, giungendo in questa maniera a quota 14,0675 dollari il bushel.

Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come il volume complessivo degli scambi sia stato inferiore di ben trentanove punti percentuali rispetto alla media dei primi cento giorni. L’olio di semi risulta in calo di cinque punti percentuali dallo scorso 11 marzo, un vero e proprio record negativo. Nel frattempo, i futures sul mais (sempre di spedizioni di maggio si tratta) hanno subito una lieve variazione, attestandosi a quota 7,2025 dollari il bushel, dopo aver toccato i 7,245 dollari, vale a dire il livello più alto dallo scorso 6 febbraio per il derivato in questione. Il discorso, infine, può essere completato dai futures sul grano, in ribasso dello 0,1% (7,1175 dollari il bushel), sempre a Chicago, nonostante la buona crescita registrata a Parigi (+0,45).

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