Commodities: gran rialzo dei futures sui semi di soia

I semi di soia hanno raggiunto il loro livello più alto delle ultime sei settimane a Chicago: la speculazione è stata piuttosto evidente in relazione alla domanda di olio di semi da parte della Cina, visto che la vasta nazione asiatica rappresenta il maggior acquirente a livello mondiale, dunque ci si attende un innalzamento della domanda da record nel corso di questa stagione. Le importazioni dell’ex Impero Celeste sono previste in crescita fino a quota 65,3 milioni di tonnellate, mentre la stagione 2011-2012 era stata caratterizzata da 63,1 milioni per la precisione.

Gli acquisti della commodity agricola, inoltre, sono destinati ad aumentare fino a sessantadue milioni di tonnellate, un valore più alto rispetto a quello precedente (59,2 milioni). Come hanno spiegato gli analisti finanziari, le autorità cinesi hanno potenziato gli acquisti di scorte domestiche sin dallo scorso mese di novembre: i margini economici non possono che essere proiettati verso l’alto con tale trend. Entrando nel dettaglio delle contrattazioni, le spedizioni di marzo di questi futures sono cresciute di 1,2 punti percentuali presso il Chicago Board of Trade, con una quota complessiva che si è attestata sui 14,69 dollari per la precisione (vedi anche In calo i futures sui semi di soia).

I prezzi sono arrivati anche a 14,6975 dollari, ovvero il picco più alto dal 18 dicembre scorso, con un rally che dura ormai da quattro sessioni consecutive. Gli oli di semi si sono ben comportati in questo mese di gennaio (+4,2%), migliorando la situazione non proprio brillante della scorsa estate. Il grano, invece, è avanzato dello 0,5% (sempre le spedizioni di marzo), con un bushel che attualmente vale a 7,81 dollari. Anche i futures sul mais sono risultati in rialzo (+1%) e sempre a Chicago (vedi anche Futures: grano e mais in rialzo a Chicago). Il Nyse Liffe ha invece registrato una quotazione tutto sommato stabile e immutata per il grano macinato.

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