Ancora un rialzo per i futures legati ai semi di soia

I contratti futures che osservano da vicino le performance dei semi di soia hanno fatto registrare il secondo giorno consecutivo di rialzi: in questo modo, presso il Chicago Board of Trade è stato raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque mesi, dopo che il Brasile, maggior rifornitore dell’olio di semi che si ricava da questa commodity, ha tagliato le proprie stime relative alla produzione del 2012. Gli agricoltori del paese sudamericano, infatti, dovrebbero raccogliere circa 68,7 milioni di tonnellate di semi fino al prossimo mese di agosto, mentre si era parlato di 69,2 milioni appena un mese fa.

FUTURES, I SEMI DI SOIA PROSEGUONO INDISTURBATI IL LORO RALLY

Le coltivazioni carioca sono le seconde al mondo dopo quelle degli Stati Uniti in questo senso, dunque si può ben capire l’importanza che hanno le stime che giungono da Brasilia e dintorni. Perfino lo Us Department of Agriculture (Usda) potrebbe rivedere al ribasso tali dati, tagliando i precedenti 72 milioni di tonnellate di raccolto fino ai futuri 69,5. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che gli strumenti in questione, più precisamente i contratti che si riferiscono alle spedizioni del prossimo mese di maggio, sono aumentati di 1,3 punti percentuali, attestandosi a quota 13,33 dollari il bushel, il picco più alto per il contratto più attivo da questo punto di vista dallo scorso 19 settembre. Il guadagno totale di questo rally è quantificabile in 1,5 punti percentuali per la precisione.

LE PIOGGE BRASILIANE E ARGENTINE FANNO CALARE I FUTURES SUI SEMI DI SOIA

Gli esportatori americani hanno venduto 165mila tonnellate di semi alla Cina per quel che riguarda le spedizioni della stagione 2012-2013 e che ha inizio il 1° settembre. Il terzo paese dopo Stati Uniti e Brasile per tale commodity è l’Argentina, il cui output dovrebbe raggiungere con tutta probabilità i 46,2 milioni di tonnellate, un valore immutato rispetto alle precedenti stime, come sottolineato anche dal Buenos Aires Cereals Exchange in una recente nota.

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