Investire in Svizzera nel 2012?

La Svizzera non fa’ mai discutere troppo di se stessa nonostante si trovi al centro dell’Eurozona i suoi interventi politici sono limitati ma fortemente incidenti. Negli anni l’importanza di questo Paese strategico dal punto di vista finanziario è cresciuta esponenzialmente e più o meno sappiamo tutti il motivo che ha portato la Svizzera ad essere il fulcro dei capitali Europei. Ma dal punto di vista dei mercati, visto che non fa’ parte dell’Unione Europea ma ne è al centro, quale è la sua situazione?

Uno sguardo allo SMI della Borsa Svizzera basta a dare una risposta a questa domanda che gli investitori cominciano a farsi da quando si parla di “ripresa”. Dovendo necessariamente investire i propri capitali nel migliore dei modi possibili, tra le scelte degli istituzionali (e non solo) si fa’ largo l’ipotesi di riversare parte della propria liquidità sullo SMI, vista la solidità dimostrata durante il crollo degli USA del 2007-2008 e durante il crollo dell’Eurozona forse ancora in corso.

Il top assoluto del 2007 ha dato il via al ritracciamento storico che ha visto lo SMI rientrare per poco tempo sotto a 5000 punti dai 9000 raggiunti in precedenza; la ripresa dal bottom indicato (nel 2009) è stata lenta e deludente, ma l’ipotesi di swing di minimo crescente che si fa’ largo sul grafico trimestrale aiuta a pensare positivo per il futuro.

Con la globalizzazione del mondo finanziario sarà molto difficile vedere mercati che andranno in contro-tendenza, mentre sarà facile che alcuni avranno performance superiori ad altri, pur mantenendo la stessa direzione. Sicuramente sarà il caso della Svizzera, che in caso di ripresa dell’Unione Europea seguirà la tendenza generale come ha sempre fatto con in più la forza di un mercato che non ha subito scossoni finanziari diretti. Questo vuol dire che se l’Europa è fuori pericolo e può tornare a crescere allora la Svizzera è un ottimo mercato per differenziare il portafoglio.

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