Hedge Found contro l’Eurozona

Ormai sappiamo che negli ultimi anni l’importanza sul mercato finanziario degli Hedge Found è cresciuta a dismisura, quasi a pari passo con la potenza delle agenzie di rating; sono infatti loro che riescono a creare vere e proprie bolle speculative che in poco tempo si “sgonfiano” alla stessa velocità con cui sono salite e ne abbiamo avuta la prova con il Petrolio e l’Oro poco tempo fa’.

L’ottica di investimento altamente orientata al massimo profitto nel minor tempo possibile, anche a costo di caricarsi di rischi molto alti, costringe ad un continuo ricircolo dei portafogli che però spostano in questo modo ingenti capitali da una parte all’altra dei mercati telematici ad una velocità insostenibile. Questo se da un lato alza la volatilità di medio-breve periodo, creando più occasioni per il trading di breve, dall’altro confonde il lungo periodo senza più far distinguere tendenze fondamentali da bolle speculative.

L’attacco all’Eurozona che da tempo viene portato avanti da Stati Uniti (tramite le agenzie di rating) ora si aggrava della presenza degli Hedge Found che sembrano aver “fiutato il trend” ed ora sono pronti ad intervenire. Da tempo segnaliamo la gravità dell’attacco all’Eurozona, ma mai come in questo caso la situazione si fa’ critica visto che la grandissima molte di capitale mossa proprio dai fondi speculativi potrebbe essere spostata dagli altri mercati per finire direttamente contro l’Euro, affondandolo definitivamente per il ritorno alla parità con il Dollaro USA (ma non solo).

A conferma di quanto ipotizzato abbiamo i numeri di Dicembre scorso, che vedono un aumento delle posizioni ribassiste nell’ultima settimana di circa il 10%, con l’abbattimento di tutti i record precedenti ed un livello di attenzione internazionale che sale esponenzialmente.

Se le voci verranno confermate nelle prossime sedute, ed i numeri saranno in aumento a favore dei ribassisti, in consiglio è quello di evitare nei portafogli più conservativi la presenza delle valute principali del mercato Forex (compreso CHF visto che già da mesi è controllato dagli hedge found) a favore di un ritorno alle commodities oppure all’azionario.

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