Perchè la Germania non è in crisi?

Con tutto il vociferare intorno a questa crisi dell’Eurozona, ci sono degli aspetti che rischiano di essere sottovalutati mentre invece meriterebbero le prime pagine dei telegiornali (che per il momento si guardano bene dal fare questo tipo di servizi). Grazie all’informazione libera del web però riusciamo sempre ad essere informati su praticamente tutto quello che succede nel mondo, anche se “ricomporre” il complicato puzzle della crisi e del rischio di recessione dell’Eurozona è veramente difficile.

In tutto questo, che posizione ha la Germania? Perchè è il punto di riferimento per l’Europa e perchè sembra che non sia in crisi? La risposta potrebbe benissimo essere dentro la domanda, più precisamente dentro la parola “sembra” che mette un grande interrogativo di fronte alla facciata che la Germania riesce a conservare di fronte a tutto il mondo.

La Germania, fino a prova contraria, non solo è dentro l’Euro ma è anche il punto di riferimento principale visto che per anni è stata considerata (forse ingiustamente) uno degli stati più solidi del Vecchio Continente, tanto  da diventare uno standard e finire per essere il metro di paragone per il rischio default (vedi spread con il Bund tedesco).

L’analisi pubblicata dal Dott. Michele Spallino mette in evidenza tutti gli aspetti “tecnici” che garantiscono alla Germania il mantenimento di una posizione di forza, almeno percepita, rispetto al resto degli Stati dell’Unione Europea che sembrano tutti dipendere proprio dalla Germania dal punto di vista finanziario. Un aspetto è particolarmente interessante ed è quello che più interessa i risparmiatori che si interrogano sulla validità del Bund come metro di paragone; la falsa credenza verso il titolo del debito tedesco secondo cui sarebbe da considerare quasi un bene di rifugio, ha fatto scattare negli anni una serie di acquisti che hanno affossato il rendimento portandolo ben al di sotto della stessa inflazione Tedesca (con tutte le conseguenze positive del caso rispetto proprio al debito pubblico). Questo vuol dire che investire sul Bund non è poi così conveniente per gli stessi tedeschi e lo spread potrebbe essere sbilanciato (come già ipotizzavamo) anche e sopratutto per colpa del Bund che ha i rendimenti troppo bassi. La complicatissima posizione della Germania verrà approfondita con il tempo visto che sembra, sempre secondo l’analisi del Dott. Spallino, che il debito pubblico sia velato da conti non troppo chiari che ovviamente falsano tutta la posizione della Germania.

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