National Bank of Greece propone il riacquisto dei propri bond

La National Bank of Greece, maggior prestatore della nazione ellenica, ha offerto il riacquisto di circa 2,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari e azioni ibride: la mossa è volta, in particolare, a potenziare il capitale del gruppo e fronteggiare in maniera adeguata la crisi del debito sovrano che continua a sconvolgere il continente europeo. Il buy back in questione andrà a riguardare 1,5 miliardi di euro di strumenti con un rendimento pari a 3,875 punti percentuali. Si tratta, nello specifico, di covered bond in scadenza nel 2016 (la scadenza sarà quindi quinquennale), senza dimenticare le cinque serie di azioni privilegiate che saranno denominate in euro, dollari e sterline.

L’istituto di Atene, inoltre, ha messo a disposizione il pagamento del 70% di valore facciale per gli stessi covered bond, mentre la quotazione relativa alle azioni ibride sarà del 45%, al di sotto di quanto si era abituati finora. Lo scopo è abbastanza evidente, vale a dire quello di generare un capitale Core Tier 1 per il gruppo stesso e migliorare la qualità del capitale di base: il guadagno per la banca dovrebbe essere di tutta evidenza. Tra l’altro, occorre anche ricordare che il governo greco sta negoziando uno swap sul proprio debito con i detentori delle obbligazioni, così da assicurare un maggiore finanziamento internazionale. I bond in questione, i quali erano stati quotati due anni fa a 99,24 centesimi di euro, hanno invece beneficiato ieri di un nuovo prezzo, vale a dire 63,5 centesimi complessivi.

Un contributo fondamentale in questo senso sarà offerto da altri istituti di credito di rilievo internazionale, vale a dire Credit Suisse, Deutsche Bank, Bank of America e Morgan Stanley. Giusto una settimana fa, comunque, la National Bank of Greece aveva completato l’emissione di alcune obbligazioni per un importo totale di un miliardo di euro, incrementando in tale maniera il Core Tier 1 di oltre undici punti percentuali.

2 commenti su “National Bank of Greece propone il riacquisto dei propri bond”

  1. Si spera che queste manovre servano a qualcosa per ristabilire gli equilibri dell’area euro. Tuttavia la speculazione che arriva da Inghilterra e Usa rende spesso inutile ogni manovra che viene messa in piedi: basti vedere il rimbalzo dei listini europei il 2 Gennaio proprio quando le borse oltremare o oltreoceano erano chiuse

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