Austria e Grecia, nuove emissioni di titoli obbligazionari

L’analisi accurata e minuziosa delle emissioni poste in essere dai governi internazionali può suggerire delle interessanti strategie di investimento, oltre a indicare il modo più corretto per tutelare il proprio portafoglio: è questo il caso, ad esempio, delle recentissime aste di due nazioni europee, nonché parti integranti dell’eurozona, vale a dire Austria e Grecia. Approfondiamo i due eventi in maniera separata. La Repubblica d’Austria ha provveduto a emettere, tramite la propria Agenzia Federale di finanziamento, ben un miliardo di euro in titoli obbligazionari; la soluzione scelta da Vienna in questo caso è quella di strumenti con scadenza a cinque e dieci anni, ripartiti secondo un criterio equo, visto che cinquecento milioni riguardano i bond che matureranno nel 2015, mentre la restante metà si riferisce a quelli con scadenza nel 2020.


Ovviamente, appare quasi scontato aggiungerlo, i rendimenti che possono garantire i prodotti austriaci sono differenti, ovvero l’1,816% nel primo caso e il 2,827% nel secondo, a causa degli archi temporali fin troppo distanti tra di loro. Il paese può vantare un tenore di vita molto interessante, con un prodotto interno lordo pro capite che si avvicina ai 40.000 dollari; inoltre, è emerso come l’Austria sia uno degli stati più virtuosi dal punto di vista del lavoro sommerso, visto che tale voce incide soltanto per il 9% sul proprio pil, a conferma di una trasparenza ben radicata.

Per quel che concerne invece la Grecia, si conosce perfettamente la condizione non brillante dell’economia ellenica: il debito persiste nella sua alta consistenza e l’eurozona è fortemente preoccupata per il possibile effetto contagio. Ciò nonostante, l’agenzia del debito pubblico della nazione peninsulare ha voluto far registrare un importante segnale di ottimismo, emettendo circa 390 milioni di euro di altri titoli obbligazionari; si tratta, nello specifico, di strumenti finanziari che prevedono una scadenza tra ventisei settimane e che garantiscono un rendimento che è in media pari al 4,82%.

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