Mot: il nuovo Schatze della Repubblica Federale Tedesca

A partire dalla giornata di domani sarà possibile fare riferimento a Borsa Italiana per quel che riguarda la negoziazione del nuovo Schatze che verrà emesso direttamente dalla Repubblica Federale Tedesca: con il termine teutonico “schatze”, si indicano di solito i titoli obbligazionari che beneficiano di una scadenza a due anni. Entrando maggiormente nel dettaglio, quali sono le caratteristiche principali di questo strumento? La denominazione del prodotto, “0.00% Schatze due on 12 September 2014, fa già intendere qualche elemento, in particolare la scadenza nel 2014.

Il codice Isin è DE0001137396, mentre il segmento di riferimento per quel che concerne la negoziazione è il Mot, vale a dire il Mercato Telematico delle Obbligazioni, più precisamente il segmento EuroMot (classe delle euro-obbligazioni, Abs e i titoli di emittenti esteri). Riguardo ai termini di liquidazione, invece, sono stati fissati nel terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Il valore nominale e il taglio minimo sono entrambi pari allo 0,01, senza dimenticare che la Repubblica Federale Tedesca, vale a dire l’emittente del caso, ha scelto un lotto minimo di negoziazione di mille euro. In aggiunta, il rimborso a scadenza dei titoli obbligazionari avverrà in un’unica soluzione. Per quel che concerne, poi, la data dello stacco della prima cedola è già nota, ovvero il 12 settembre del prossimo anno: tra l’altro, la cedola in questione beneficia del tasso fisso.

Come si intuisce dal titolo dei bond teutonici, il tasso cedolare è pari allo 0%, con la modalità di calcolo della cedola che sarà quella dell’Act/Act su base annuale (la negoziazione avverrà mediante il cosiddetto corso secco). Gli investitori più idonei a una sottoscrizione del genere sono coloro che si fidano della Germania come nazione economicamente virtuosa, visto che i rating affibbiati dalle agenzie sono i più alti in assoluto, dunque si può stare per lo meno tranquilli per quel che riguarda il rischio default.

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