Il difficile momento delle obbligazioni americane

Gli analisti se ne sono accorti da tempo, le obbligazioni internazionali hanno fatto registrare il peggior declino degli ultimi diciannove mesi: in pratica, non c’è alcuna fiducia nel fatto che un miglioramento dell’economia globale possa smuovere il mercato di tali strumenti finanziari. In particolare, gli speculatori hanno deciso di incrementare le loro posizioni bullish (al rialzo), in particolare per quel che riguarda la scadenza decennale. Il mercato americano è emblematico da questo punto di vista.

In effetti, mentre l’occupazione e le vendite al dettaglio sono rimaste sostanzialmente alte lo scorso mese di luglio, lo stesso discorso non può essere fatto per la crescita economica a stelle e strisce, visto che nei prossimi due anni non è previsto il superamento dei 3,2 punti percentuali l’anno. In pratica, è la deflazione che la fa ancora da padrona, dunque la crescita non riesce ancora a raggiungere dei livelli di eccellenza. Un caso molto significativo è quello del colosso bancario Hsbc, il quale ha accresciuto la propria allocazione di titoli del Tesoro fino al 13%, mentre lo scorso mese la stessa quota si era fermata a dieci punti percentuali, tanto che l’acquisto di debito è stato piuttosto deciso (soprattutto la scadenza a cinque anni).

La scorsa settimana è stata caratterizzata da uno scivolone evidente dei rendimenti a cui si sta facendo riferimento, dato che gli ultimi minutes del Fomc (Federal Open Market Committee) hanno segnalato molti policy makers pronti ad aggiungere nuovi stimoli, nonostante il convincimento dell’accelerazione della ripresa. La Federal Reserve, inoltre, sarà molto aggressiva e le possibilità di un intervento già nel corso del mese di settembre sono sempre più realistiche. Questo vuol dire che la banca centrale americana è pronta ad avviare il terzo round di acquisti di titoli obbligazionari, i cosiddetti “quantitative easing”, un evento che ormai si ripete dalla prima operazione che è stata posta in essere quattro anni fa.

Lascia un commento