Gli hedge fund potenziano le loro quote nei futures petroliferi

La settimana che si è appena conclusa ha portato con sé un’importante eredità per quel che riguarda gli hedge fund: i fondi speculativi, infatti, hanno incrementato le loro holding relative ai futures e alle opzioni sul petrolio greggio, tanto che si è arrivati fino al livello più alto degli ultimi tre mesi. In particolare, c’è da sottolineare come l’oro nero sia aumentato di ben 6,5 punti percentuali, dato che i fondi, insieme all’attività degli altri grandi speculatori, hanno potenziato le proprie posizioni all’interno del New York Mercantile Exchange (+24%): una conferma in tal senso è giunta dalla Commodity Futures Trading Commission. Che cosa è successo dunque di preciso? Gli hedge fund hanno sostanzialmente incrementato le posizioni nette, vale a dire le scommesse sugli aumenti del petrolio, per la quarta settimana consecutiva, dando così vita a uno dei più lunghi periodi di questo tipo.


Le novità bullish parlano di acquisti consistenti e a buoni prezzi, mentre, dal punto di vista dell’orso e dei ribassi, c’è da dire che queste stesse posizioni potrebbero anche comportare una maggiore vulnerabilità. Con tutta probabilità, i fondi non si attendevano dei numeri così bassi in relazione al mercato del lavoro (soprattutto quelli sulle agenzie governative): la visione di statistiche così ambigue ha provocato la liquidazione delle posizioni, una condizione che potrebbe persistere anche nelle prossime settimane.

Un nome è significativo in tutta questa trattazione: si tratta di Valero Energy Corporation. Joe Gorder, vicepresidente del comparto Marketing and Supply, ha affermato che la compagnia petrolifera statunitense dovrebbe mantenere delle esportazioni piuttosto alte lungo la costa del Golfo, soprattutto in riferimento al Sudamerica e al continente europeo. I fondamentali stanno mostrando come il mercato degli Stati Uniti sia ancora troppo abbondante di scorte, in particolare dal punto di vista del prodotto, un fattore che rendere più evidente la vulnerabilità delle piazze finanziarie.

Lascia un commento