I dati economici americani sospingono i futures sul rame

Il rame ha subito il primo rialzo degli ultimi tre giorni, dopo che le ultime pubblicazioni statistiche hanno messo in luce un sostanziale miglioramento del mercato del lavoro e una accresciuta fiducia da parte dei consumatori: in aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno la ripresa dell’economia degli Stati Uniti, il secondo maggior paese al mondo per quel che concerne i consumi di tale metallo. Secondo alcuni analisti finanziari, poi, l’outlook in questione può essere definito come “abbastanza costruttivo”, visto che perfino l’economia della Cina sta andando meglio di quanto si possa credere.

RAME: L’ETN AMERICANO TERMINA IL RALLY DOPO QUATTRO GIORNI
Di conseguenza, i contratti futures che sono legati proprio al rame hanno visto crescere di 0,1 punti percentuali le loro spedizioni del prossimo mese di maggio, con la quotazione complessiva che si è attestata molto vicina ai 3,8 dollari la libbra (per la precisione si tratta di 3,7955 dollari) presso il Comex di New York. Giusto un giorno fa, comunque, il metallo aveva subito il peggior ribasso da quattro mesi a questa parte, una conseguenza inevitabile delle aspettative della Federal Reserve in merito agli stimoli economici da implementare. La giornata di domani dovrebbe invece essere decisiva in relazione a nuove stime interessanti da questo punto di vista, con la probabile crescita delle retribuzioni di oltre duecentomila lavoratori americani per il quarto mese di fila.

GLI INVESTITORI PUNTANO SUI RIALZI DEL RAME

Nel frattempo i mercati cinesi hanno beneficiato di una fondamentale riapertura e si sa bene ormai che l’ex Impero Celeste rappresenta il maggior consumatore a livello internazionale per quel che riguarda il rame: tre sedute non hanno potuto contare sulla seconda economia mondiale, ma ora si attendono nuovi sostegni da questo punto di vista. Anche a Londra (il London Metal Exchange nello specifico), il metallo si è comportato bene, con un +0,1% a fine giornata e una quota di 8,36 dollari la tonnellata. Alluminio, zinco e piombo sono avanzati anch’essi nella capitale britannica.

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