Rame: l’Etn americano termina il proprio rally dopo quattro giorni

L’Exchange Traded Note (Etn) collegato all’andamento del rame come commodity ha perso un punto percentuale nel corso della giornata odierna: il ribasso in questione è stato provocato, in particolare, dalle forti preoccupazioni che vengono nutrite nei confronti della crescita economica della Cina e la crisi del debito dell’eurozona. Ci stava abituando bene in questo senso, visto che il rally del prodotto in questione durava da quattro giorni esatti, ma ora si è interrotto in maniera brusca.

I fondi che guardano da vicino il metallo a cui si sta facendo riferimento veleggiano a livelli piuttosto bassi, come è avvenuto d’altronde per tutto il corso del 2011, visto che i grandi timori per debiti e crisi l’hanno fatta da padrona. L’indice da monitorare costantemente in questo caso è l’iPath Dow Jones Ubs Copper Etn, anch’esso risultato in calo dell’1% nel corso dell’ultima settimana, mentre i punti percentuali persi in questi dodici mesi sono stati ben venticinque. Altri riferimenti non ve ne sono, anche perché il London Metal Exchange è rimasto chiuso e quindi non si è assistito a nessuna contrattazione. Il fatto che la Cina e la sua economia influenzino questi rendimenti non è comunque un caso; in effetti, l’ex Impero Celeste è il maggior utilizzatore al mondo di rame, seguito a ruota dal continente europeo.

Il metallo industriale, poi, è finito nel vortice della crisi comunitaria e sarà difficile nutrire ottimismo per quello che avverrà nel futuro più prossimo. Il 40% di consumi della seconda economia globale la dice lunga sul collegamento con gli strumenti finanziari in questione: Pechino dovrebbe far registrare un sostanzioso ribasso industriale nel corso del 2012, ma il rame ha bisogno di qualche appiglio per riprendersi da questi terribili mesi. Gli investitori sono ormai abituati a liquidare gli assets di questo tipo, consapevoli della sensibilità fortissima del metallo agli outlook e alle previsioni delle industrie.