Rame, buon rialzo dei futures a Londra e a Chicago

Tra i vari rialzi del London Metal Exchange, quello del rame è senza dubbio tra i più importanti: questa performance rappresenta la principale conseguenza della stabile domanda proveniente dal continente asiatico, con la Cina a dominare come di consueto i consumi in questione. In particolare, le scorte di rame in Asia sono diminuite nel corso della ventunesima e ventiduesima sessione, mentre le due successive sono state caratterizzate da un incremento che ha compensato tutto. Come ha opportunamente rilevato Standard Chartered, inoltre, la domanda ha subito un interessante aumento anche in Giappone, senza dimenticare gli ottimi ordinativi. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che le spedizioni di rame relative ai prossimi tre mesi sono riuscite a guadagnare 2,1 punti percentuali, attestandosi a quota 7,441 dollari la tonnellata presso la stessa piazza londinese.

Il mese di settembre, poi, è stato uno dei meno prolifici da questo punto di vista, dato che i relativi prezzi sono calati del 24%. Per quel che concerne, invece, le spedizioni del mese di dicembre, il rialzo è stato ancora più consistente, vale a dire 2,3 punti percentuali e una quotazione pari a 3,365 dollari la libbra, stime queste ultime che si riferiscono a un altro mercato, lo statunitense Comex. Comunque, i sei principali metalli scambiati a Londra hanno fatto registrare performance piuttosto simili. Al di là di Europa e Stati Uniti, ci sono anche le nazioni asiatiche in declino, come ad esempio la Corea del Sud (-0,3% e 457mila tonnellate complessive).

Gli altri andamenti delle commodities sono presto detti. Anzitutto, le spedizioni a tre mesi dell’alluminio ha guadagnato lo 0,2% nella capitale inglese, con Alcoa che ha addirittura aumentato le proprie previsioni di crescita, grazie soprattutto alla domanda cinese. Anche lo zinco è andato molto bene col suo +2,2%, mentre il nickel e il ferro si sono caratterizzati per rialzi di poco inferiori ai due punti percentuali (rispettivamente +1,7% e +1,8%).

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