Acer, nome celebre agli appassionati di informatica, ha reso noti i propri risultati relativi al secondo trimestre di quest’anno, vale a dire il periodo compreso tra aprile e giugno scorsi: ebbene, non c’è molto da sorridere da questo punto di vista, dato che la compagnia asiatica, uno dei principali leader nel campo della produzione di personal computer, ha conseguito dei profitti non in linea con le aspettative e quindi da ritenere del tutto negativi. Nel dettaglio, i maggiori problemi stanno tutti nel mercato di riferimento, con una stabilità preoccupante e tendenze non certo incoraggianti. Si tratta di una trimestrale che però possiamo definire storica, in quanto dopo ben dieci anni è la prima volta che il colosso di Taipei si vede costretto a pubblicare un report di questo tipo, vale a dire in perdita. Entrando maggiormente nello specifico di questo rapporto, c’è da dire che la perdita netta è stata di ben 234 milioni di dollari, mentre nello stesso trimestre di un anno fa erano stati conseguiti ricavi per oltre tre miliardi, un’involuzione davvero incredibile.
Investimenti News
L’uragano Irene rivitalizza il mercato dei Cat Bond
Il mercato dei Catastrophe Bond non poteva non subire un’impennata in concomitanza dell’arrivo del temibile uragano Irene negli Stati Uniti: l’intesa attività di scambio che ha coinvolto questi strumenti finanziari ha visto come protagonisti degli enti ben precisi. Anzitutto, bisogna sottolineare come Air Worldwide, una delle società emittenti che si interessano a questo profilo di rischio, ha stimato che le perdite che potrebbero essere subite dai paesi caraibici dovrebbero essere comprese tra cinquecento milioni e 1,1 miliardi di dollari. I Cat Bond sono strutturati in maniera tale da consentire agli assicurati di trasferire i loro rischi agli investitori che invece hanno puntato sul mercato dei capitali.
Illinois Tool Works, 10 e 30 anni per le obbligazioni
La Illinois Tool Works, compagnia industriale dell’omonimo stato americano, rappresenta l’ultima società che è riuscita a trarre il massimo vantaggio dall’agevole ed economico accesso al mercato dei bond corporate: l’emissione, infatti, beneficerà di una doppia scadenza temporale, vale a dire dieci e trenta anni, con dei bond che sono stati collocati grazie alla collaborazione strategica di Bank of America e JPMorgan Chase. Cerchiamo di capire di quale obbligazione si tratta esattamente. La tranche decennale prevede un importo complessivo pari a 350 milioni di dollari, una cessione che è stata corredata da una cedola del 3,375% e da un prezzo di 99,55 dollari (il premio di rischio è stato superiore a quello offerto dal Tesoro di 115 punti base).
Speculazione, rating e bilanci: bentornati dalle Vacanze
Se da un lato si sente ancora la mancanza di volumi sui book di Piazza Affari, dall’altro le notizie dell’ultima settimana mantengono alto l’interesse sui Mercati; chi ha fatto le vacanze lunghe è ora che cominci a guardarsi intorno ed aggiornarsi sulle ultime news, visto che non mancano situazioni che si discuteranno ancora per diverso tempo.
Spicca la decisione durante l’ottava appena conclusa di prorogare lo stop alle vendite allo scoperto. La Consob vieta lo short selling fino al 30 Settembre, al contrario di quanto deciso in Germania che invece. Non sono mancate le critiche verso questo provvedimento già discusso più volte, in particolare si fa’ notare come se il prezzo delle azioni scende è perchè c’è sfiducia e non per speculazione. Ma tant’è, fino al 30 di Settembre questa è la situazione e chi potrà girerà probabilmente la propria liquidità all’estero per vendere allo scoperto in caso di nuovi ribassi.
Unicredit, nuovo covered bond con durata decennale
UniCredit ha lanciato proprio nel corso della giornata odierna un nuovo covered bond: lo strumento in questione prevede un ammontare totale di un miliardo di euro, a conferma che il gruppo bancario ha intenzione di privilegiare l’accesso al mercato estero attraverso le sottoscrizioni degli assets migliori. Tra l’altro, questa emissione ha già incontrato il responso positivo da parte degli investitori istituzionali, consentendo in tal modo di raggiungere gli obiettivi che ci si era prefissi per quel che concerne le dimensioni dell’offerta. In particolare, c’è stato il coinvolgimento di cinquanta investitori di nazionalità europea, in rappresentanza di una delle maggiori transazioni di mercato che siano mai state eseguite in questo ambito. Entrando nel dettaglio finanziario, c’è da dire che il titolo obbligazionario in questione provvederà a pagare una cedola pari al 5%, mentre il prezzo di emissione è stato fissato al 99,72%.
Compagnia Immobiliare Azionaria, i risultati della semestrale
La Compagnia Immobiliare Azionaria è la società per azioni che da circa dieci anni si occupa di locazioni e compravendite di immobili, così come suggerisce il nome stesso, di multiproprietà, ma anche di investimenti in campo mobiliare, in particolare relativamente al settore primario: ebbene, la società ha appena stilato la propria semestrale, la quale ha già beneficiato dell’analisi e dell’approvazione ufficiale da parte del consiglio di amministrazione, come sono andati, quindi, i primi sei mesi del 2011 per la compagnia milanese? Quello che interessava maggiormente erano i risultati consolidati.
Bene i titoli di Stato, grazie alla BCE
Nella giornata che va’ a chiudere l’ultima settimana intera di Agosto 2011 gli indici sono più allineati che mai; il calo risentito, al di là delle percentuali, è proporzionale ai movimenti dei giorni precedenti su tutti gli indici Europei, segno che univocamente tutti gli investitori non si fidano a lasciare aperti i long overnight per il week-end ma preferiscono restare liquidi per evitare sorprese. Questa buona usanza, valida anche nei periodi tranquilli, acquista più che mai valore anche se rischia di essere fuorivante sui grafici visto che si rischia di non distinguere un down-trend da un’uscita di mercato in massa. Nel breve non fa’ differenza, ma nel medio periodo si tratta di due situazioni completamente diverse.
Malissimo Euro/Dollaro invece; si alza ancora la volatilità, e dopo un tentativo di recupero che sembrava aver diffuso l’ottimismo (rispettando anche la correlazione inversa con Usd/Jpy) il cross torna sui suoi passi vicino ai minimi di ieri, senza che le Piazze Azionarie ne abbiano risentito.
Mentre i volumi calano e l’ottava si prepara a giungere a conclusione, gli analisti ed i traders guardano il Mercato dei Titoli di Stato; buona la richiesta di Bot e Ctz, ma il merito va’ alla BCE che, come annunciato in precedenza, si è fatta carico di acquistare titoli del debito sia Italiani che Spagnoli.
L’aeroporto di San Francisco cede una larga fetta del proprio debito
Il San Francisco International Airport, nono scalo americano per numero di passeggeri, ha scelto la strada dei bond municipali per risollevare le sorti del proprio debito finanziario: in effetti, la cessione ammonta a ben 354,6 milioni di dollari, la somma che è stata ritenuta più opportuna per ripianare appunto il deficit e trarre il massimo vantaggio dai tassi di interesse attuali. I rendimenti dell’obbligazione, la quale beneficerà di una scadenza di dieci anni, sono già giunti al 2,2% nel corso della giornata di ieri, una percentuale che è leggermente superiore rispetto al minimo assoluto di quest’anno, il 2,17% di pochi giorni fa. C’è poi una tranche che prevede una maturazione a lungo termine, vale a dire trenta anni, con un ritorno economico pari al 3,87%.
Tanzania, asta inconcludente per i bond a sette anni
Sarà pur vero che lo zero non esiste e che ogni cosa è qualche cosa, come ha scritto Victor Hugo ne “I miserabili”, ma l’ultima asta obbligazionaria che ha avuto luogo in Tanzania è stata realmente un fallimento: era infatti prevista la vendita di bond con scadenza a sette anni, ma in realtà non è avvenuta neanche una sola emissione, visto che la banca centrale ha deciso di opporsi a qualsiasi tipo di scommessa. Nel dettaglio, l’istituto aveva deciso di offrire un importo complessivo pari a venti miliardi di scellini, un tasso fisso e una cedola pari al 10,8%, ma, come già ricordato, è stato tutto inutile. A dire la verità, le offerte sono state ventisei, per un ammontare di poco più di ventisei miliardi, ma in realtà sarebbero stati necessari almeno settanta miliardi per rendere concreta e proficua l’operazione dello stato africano. Che cosa ha provocato un disinteresse così diffuso?
Bank of America annuncia la propria cedola trimestrale
L’ultimo annuncio di Bank of America, uno dei principali istituti di credito degli Stati Uniti, interesserà sicuramente molti investitori finanziari: il consiglio di amministrazione del gruppo americano, infatti, ha reso noto l’ammontare della sua cedola trimestrale. Volendo essere più precisi, questa cedola è stata fissata a 0,01 dollari per ogni singolo titolo azionario che verrà pagato a partire dal prossimo 23 settembre dagli azionisti. Ma non è tutto, la più vasta banca commerciale a stelle e strisce ha pensato anche a un’altra cedola, una trimestrale da 1,75 dollari per azione, previsione che si riferisce alle azioni di risparmio denominate “7 percent Cumulative Redeemable Preferred Stocks serie B”. Anche con quest’ultimo dividendo occorrerà tenere d’occhio con la massima attenzione il prossimo calendario, visto che il versamento vero e proprio è previsto dal 25 ottobre.
Sun Valley, pronta l’emissione di un bond quinquennale
Il Consiglio della città di Sun Valley, nello stato americano dell’Idaho, ha finalmente trovato un fondamentale accordo su un piano obbligazionario da cinque anni: l’intento principale è quello di migliorare il capitale cittadino, anche se ora ci sarà bisogno di convincere gli investitori a pagare per questo specifico piano. Per il momento si sa che il costo stimato per la tranche in questione è di poco superiore ai quattordici milioni di dollari. Il sindaco Wayne Willich ha intenzione di focalizzare la propria attenzione soprattutto sulle infrastrutture, in primis strade e vie; non ci si dimenticherà comunque di altri assets di estrema rilevanza, come ad esempio le nuove torri aeree da realizzare. Un mese decisivo in tal senso sarà quello di novembre, anche perché il piano di bond ha bisogno almeno dell’approvazione di due terzi degli aventi diritto al voto, il quale si terrà proprio in quella occasione.
Titoli di Stato: 1° comunicazione BTP e CCTeu del 30 Agosto 2011
Altra emissione del MEF è stata comunicata ieri sera per quanto riguarda i titoli di stato, tornanto quasi a pieno regime dopo la pausa estiva che ha visto la cancellazione della precedente asta.
Nello specifico si tratta di CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi) con scadenza al 15 Aprile 2018 e tasso d’interesse semestrale lordo equivalente al tasso Euribor a sei mesi, appunto, maggiorato dell1%. Il codice ISIN è IT0004716319 ed il collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione. L’ammontare sarà comunicato con un comunicato stampa dopo la valutazione delle offerte ricevute.
La prenotazione da parte del pubblico dovrà essere effettuata entro il 29 Agosto 2011, mentre le domande in asta entro le 11:00 del 30 Agosto 2011 ed il regolamento delle sottoscrizioni è previsto per il primo Settembre 2011.
L’asta di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) immette sul mercato 2 diversi strumenti con diverse scadenze e rendimenti: il primo, con scadenza il 1° Luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%, ha codice ISIN IT0004750409 e le date di prenotazione da parte del pubblico, presentazione della domanda e regolamento delle sottoscrizioni sono rispettivamente il 29 Agosto 2011, il 30 Agosto 2011 ed il primo Settembre 2011 come per i CCTeu.
Air Liquide, probabile quotazione di Dim Sum Bond
L’ora dei Dim Sum Bond è scoccata in maniera decisa: ne è una chiara testimonianza l’ultima operazione posta in essere da Air Liquide Sa, compagnia parigina attiva soprattutto nella fornitura di servizi industriali. Che cosa ha deciso esattamente la società in questione? A voler essere pignoli, bisogna precisare che i transalpini stanno pianificando nel dettaglio degli incontri tra investitori nelle sedi di Hong Kong e Singapore, in modo da comprendere la reale opportunità di un’emissione di tali titoli, i quali, come è noto, sono denominati in yuan cinesi. Queste fasi preparatorie, se così possono essere definite, vengono curate in ogni particolare da banche di una certa importanza, quali Bank of China, come appare evidente, Hsbc Investment Bank, Icbc e Standard Chartered.
Le auto d’epoca sono il nuovo bene rifugio?
Una elegante Ferrari datata 1957 è diventata l’autovettura più costosa per quel che concerne le vendite d’asta: si tratta di un modello Testa Rossa che ha visto crescere il suo prezzo fino a 16,4 milioni di dollari presso la casa Gooding & Company, ma anche di un chiaro segnale che viene lanciato al mondo degli investimenti finanziari. In effetti, l’ultima settimana è stata caratterizzata da vendite più consistenti di auto invece che di titoli azionari o obbligazioni. Siamo dunque di fronte a una nuova presa di posizione in merito ai cosiddetti “beni rifugio”? Quello che occorre sottolineare è che, nonostante la recente tempesta delle piazze finanziarie, molti investitori sono ancora disposti a porre in essere acquisti così impegnativi.