L’aeroporto di San Francisco cede una larga fetta del proprio debito

Il San Francisco International Airport, nono scalo americano per numero di passeggeri, ha scelto la strada dei bond municipali per risollevare le sorti del proprio debito finanziario: in effetti, la cessione ammonta a ben 354,6 milioni di dollari, la somma che è stata ritenuta più opportuna per ripianare appunto il deficit e trarre il massimo vantaggio dai tassi di interesse attuali. I rendimenti dell’obbligazione, la quale beneficerà di una scadenza di dieci anni, sono già giunti al 2,2% nel corso della giornata di ieri, una percentuale che è leggermente superiore rispetto al minimo assoluto di quest’anno, il 2,17% di pochi giorni fa. C’è poi una tranche che prevede una maturazione a lungo termine, vale a dire trenta anni, con un ritorno economico pari al 3,87%.

Tra l’altro, gli analisti ritengono il periodo di emissione ottimale per le obbligazioni di tipo municipale. Inoltre, bisogna anche considerare che le società emittenti che sono attive in questo settore hanno già quotato qualcosa come 145 miliardi di dollari in debito dall’inizio dell’anno. Le previsioni, poi, parlano di altri trenta miliardi da collocare nei prossimi quattro mesi. I dirigenti dell’aeroporto californiano hanno comunque deciso di apportare qualche ritocco alle porzioni iniziali di rifinanziamento: la vendita, la quale è stata perfezionata in maniera congiunta dalla quarta città statunitense e dalla Country Airport Commission, segue molto da vicino la vendita di fine giugno, quando si puntò su bond tassabili ed esentasse per un ammontare complessivo di ben 350 milioni.

Infine, occorre aggiungere che la transazione a cui stiamo facendo riferimento servirà a convertire 51 milioni di dollari di obbligazioni a tasso variabile in altre a tasso fisso mediante una lettera di credito di Dexia (anche se in realtà l’idea iniziale era quella di affidare l’operazione a un’altra banca commerciale): l’aeroporto provvederà a versare circa 4,6 milioni, così da portare a compimento un contratto swap collegato ai titoli.

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