Il Cile emette debito al rendimento più basso di sempre

Dopo l’asta di bond a cinque e sette anni per il Cile (dicembre 2011), della nazione andina non si era parlato molto spesso, ma ora è giunto il momento per aggiornare queste emissioni obbligazionarie: in effetti, il paese sudamericano ha deciso di sfruttare i costi relativi all’indebitamento, mai così bassi come in questo periodo storico, tanto da lanciare 1,5 miliardi di dollari in bond denominati in moneta verde. Per la precisione, si tratta della prima offerta di debito da oltre un anno. Il paese in questione viene attualmente giudicato dall’agenzia americana Moody’s con un rating pari ad Aa3, vale a dire il quarto più alto livello di investimento (ottima affidabilità per la precisione), oltre che il maggiore nell’intera regione geografica di appartenenza.

Time Warner e l’insolito bond del venerdì

Time Warner Incorporated, la società americana nata nel 1990 e che si occupa di cinema, televisione, editoria e telecomunicazioni, ha voluto fare un ingresso piuttosto deciso all’interno del mercato obbligazionario: la sua offerta, infatti, ammonta a un miliardo di dollari e si tratta di una vera rarità per quel che concerne i venerdì finanziari, il segno evidente che i bond societari che riescono ancora a resistere alla crisi. La vendita da parte dell’azienda newyorkese ha contemplato delle scadenze comprese tra i dieci e i trenta anni, con la valutazione da parte delle agenzie di rating che non sono andate oltre la tripla B (affidabilità discreta dell’investimento). In aggiunta, la domanda degli investitori è stata otto volte superiore a quanto proposto.

Terza emissione obbligazionaria del 2012 per PepsiCo

PepsiCo, celebre multinazionale americana delle bevande e dell’alimentare, si è cimentata in una delle emissioni obbligazionarie dai costi più bassi in assoluto: si tratta, nello specifico, della quotazione di 2,75 miliardi di dollari che è avvenuta pochi giorni fa, la terza di questo 2012 per la precisione. Il colosso di Purchase ha selezionato per questa occasione due scadenze piuttosto diverse, vale a dire dieci e trenta anni, ma non è mancata nemmeno una tranche dall’arco temporale inferiore, vale a dire tre anni e con la scadenza fissata appunto nel 2015. Per quale motivo si è resa necessaria questa nuova offerta, la quale, come già anticipato, rappresentata la terza operazione di questo tipo in soli tre mesi?

L’aeroporto di San Francisco cede una larga fetta del proprio debito

Il San Francisco International Airport, nono scalo americano per numero di passeggeri, ha scelto la strada dei bond municipali per risollevare le sorti del proprio debito finanziario: in effetti, la cessione ammonta a ben 354,6 milioni di dollari, la somma che è stata ritenuta più opportuna per ripianare appunto il deficit e trarre il massimo vantaggio dai tassi di interesse attuali. I rendimenti dell’obbligazione, la quale beneficerà di una scadenza di dieci anni, sono già giunti al 2,2% nel corso della giornata di ieri, una percentuale che è leggermente superiore rispetto al minimo assoluto di quest’anno, il 2,17% di pochi giorni fa. C’è poi una tranche che prevede una maturazione a lungo termine, vale a dire trenta anni, con un ritorno economico pari al 3,87%.