Autogrill si rafforza in Nord America

Nella giornata di ieri, giovedì 23 dicembre 2010, il leader della ristorazione autostradale e aeroportuale Autogrill ha annunciato un nuovo rafforzamento nell’area del Nord America sia attraverso il rinnovo di concessioni, sia attraverso l’acquisizione di nuovi contratti. In particolare, attraverso la propria controllata HMSHost, divisione che opera negli States, il Gruppo Autogrill ha acquisto due nuovi contratti presso gli aeroporti di Sacramento e di San Francisco, mentre nel Canada sono state rinnovate le concessioni possedute presso lo scalo di Toronto. Nel dettaglio, presso il San Francisco International Airport della California HMSHost ha stipulato un contratto della durata pari a dieci anni, fino al 2021, per la gestione aeroportuale dei servizi retail e di ristorazione a fronte di una generazione di ricavi che nel periodo viene stimata per oltre 80 milioni di dollari americani.

Allo stesso modo, presso il Sacramento International Airport la divisione USA HMSHost ha esteso, anche in questo caso fino al 2021, la gestione aeroportuale delle attività food & beverage. In questo caso la generazione di ricavi dei nuovi punti vendita per cui è prevista l’apertura andranno a generare un giro di fatturato pari ad oltre $ 90 milioni.

Infine in Canada, presso il Toronto Pearson International Airport, sempre la divisione HMSHost ha prolungato al 2015 due contratti per i servizi di ristorazione di ben quattordici punti vendita che si trovano presso il Terminal 3. In più, oltre ai locali esistenti, presso il Terminal 1 HMSHost ha inaugurato di recente un nuovo punto vendita “battente” insegna The Great Canadian Bagel. La divisione americana di Autogrill opera presso lo scalo di Toronto dal 2002, e vanta sinora la gestione di complessivi 37 punti vendita in un aeroporto dove operano oltre settanta compagnie aeree. Per quel che riguarda i dati economici del corrente anno, ricordiamo che il Gruppo Autogrill ha chiuso i primi nove mesi con un aumento dei ricavi consolidati del 6,3%, mentre l’Ebita consolidato è cresciuto del 6,7%.

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