Sono ormai quattro giorni che Borsa Italiana ha accolto la quotazione di certificati di investimento molto interessanti emessi da Société Générale Effekten: si tratta di strumenti finanziari che hanno trovato la loro collocazione ideale nel comparto Sedex e che prevedono la consueta liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Anzitutto, c’è da precisare qual è la modalità di negoziazione, visto che in questo caso il termine relativo al versamento dell’importo periodico (il cosiddetto “coupon amount”) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Inoltre, dato che la data di rilevazione finale per la determinazione dell’ammontare di liquidazione viene fissata in anticipo rispetto alla maturazione stessa, si fa affidamento al regolamento dei mercati organizzati e gestiti.
Azioni
Pronti Contro Termine di Fineco: SuperSave con rinnovo automatico
Fineco rientra negli istituti di credito a cui si fa’ riferimento quando si parla di investimenti. Particolarmente specializzata nell’offerta di trading on-line, l’istituto vanta anche un’offerta di conto corrente ed un’altra molto interessante riguardo le sottoscrizioni di Pronti Contro Termine. In realtà Fineco tratta tutti gli aspetti richiesti dal Mercato, quindi oltre che i Pronti Contro Termine che andiamo a vedere ora sul sito ci sono diverse soluzioni di investimento.
Nello specifico parliamo di SuperSave, la soluzione di investimento sicuro che compete direttamente con il classico conto corrente. Il rendimento leggermente superiore a quest’ultimo costringe al solo vincolo dei soldi fino a scadenza, che può essere nello specifico di 3, 6 o 12 mesi a tassi netti rispettivamente di 1.15%, 1.60% e 2%. Anche in questo caso il sottostante è una garanzia; si tratta infatti di obbligazioni Unicredit che, trattandosi di uno dei due maggiori istituti di credito Italiani, conferisce al prodotto un’affidabilità di altissimo livello.
Speculazione, rating e bilanci: bentornati dalle Vacanze
Se da un lato si sente ancora la mancanza di volumi sui book di Piazza Affari, dall’altro le notizie dell’ultima settimana mantengono alto l’interesse sui Mercati; chi ha fatto le vacanze lunghe è ora che cominci a guardarsi intorno ed aggiornarsi sulle ultime news, visto che non mancano situazioni che si discuteranno ancora per diverso tempo.
Spicca la decisione durante l’ottava appena conclusa di prorogare lo stop alle vendite allo scoperto. La Consob vieta lo short selling fino al 30 Settembre, al contrario di quanto deciso in Germania che invece. Non sono mancate le critiche verso questo provvedimento già discusso più volte, in particolare si fa’ notare come se il prezzo delle azioni scende è perchè c’è sfiducia e non per speculazione. Ma tant’è, fino al 30 di Settembre questa è la situazione e chi potrà girerà probabilmente la propria liquidità all’estero per vendere allo scoperto in caso di nuovi ribassi.
Deutsche Bank: S&P500 ed Eurostoxx per il nuovo certificato
I certificati di investimento sono una delle prerogative principali di Deutsche Bank e gli investitori ormai questo fatto lo conoscono bene: non è quindi un caso se proprio nel corso della giornata di ieri il comparto Sedex di Borsa Italiana ha accolto un nuovo Express Certificate su basket di indici. Di cosa si tratta esattamente? Il prodotto in questione, con liquidazione monetaria e modalità europea di esercizio, prevede nello specifico due distinti indici sottostanti, vale a dire l’americano S&P500 e l’europeo Eurostoxx 50: “vecchio” e “nuovo” mondo vengono dunque accomunati in una sola quotazione finanziaria, la quale giungerà a scadenza tra due anni, visto che la data di maturazione che l’istituto di Francoforte ha stabilito è il 24 maggio del 2013.
Uno sguardo al Dax30: indice più solido
L’altalena del mercato italiano si deve in gran parte alla liquidità del Paniere principale; se da un lato possiamo dire che le azioni del Mib garantiscono liquidità continua ed ingente durante tutta la giornata, dall’altra il confronto con il resto dell’Europa evidenzia come i volumi sono decisamente sotto la media.
Senza guardare cali limite come il Fib (il derivato italiano) su cui i volumi di scambio non sono neanche paragonabili a quelli di Eurostoxx o Dax e dove i livelli del book sono riempiti con un numero di contratti ad una cifra, per capire la “fragilità” del Mercato basta guardare i movimenti in percentuale; quello che era un evento straordinario come un +4% ma anche solo un +3% è diventata la normalità, come una volta succedeva sulle azioni a bassa capitalizzazione. Un maggior interesse verso il Mercato Italiano avrebbe come effetto un aumento dei volumi di scambio e non l’aumento delle performance relative.
Compagnia Immobiliare Azionaria, i risultati della semestrale
La Compagnia Immobiliare Azionaria è la società per azioni che da circa dieci anni si occupa di locazioni e compravendite di immobili, così come suggerisce il nome stesso, di multiproprietà, ma anche di investimenti in campo mobiliare, in particolare relativamente al settore primario: ebbene, la società ha appena stilato la propria semestrale, la quale ha già beneficiato dell’analisi e dell’approvazione ufficiale da parte del consiglio di amministrazione, come sono andati, quindi, i primi sei mesi del 2011 per la compagnia milanese? Quello che interessava maggiormente erano i risultati consolidati.
Estensione divieto scoperto: ancora la colpa alla speculazione?
Sono giornate di grandi cambiamenti Globali, o forse dovremo dire che addirittura si tratta di “mesi” di grandi cambiamenti. Dalla guerra in Libia che si riflette in uno degli aspetti “meno importanti” anche sulle casse delle aziende italiane coinvolte, fino ad arrivare all’abbandono del leader di una delle aziende più importanti del Mondo, Steve Jobs, che cede il passo a Mr. Tim Cook per la guida della Apple (che ricordiamo essere capitalizzata meglio dei migliori 32 istituti di credito Europei…tutti insieme).
Forse è proprio questo il motivo per cui sembra che la situazione stia sfuggendo dal controllo delle Autorità, ed il Mercato globale sia sempre più in preda al caso piuttosto che ai cari fondamentali; nessuno degli “addetti ai lavori” ancora probabilmente comprende in pieno il periodo che stiamo passando e lo spostamento di equilibri e priorità che si sta trasformando in spostamento di capitali degli investitori verso nuovo orizzonti (o vecchi, come nel caso dell’Oro). Proprio le Autorità, nel caso specifico la Consob, probabilmente in giornata terranno una riunione sulle vendite allo scoperto, giudicate ancora una della cause principali del crollo dei listini.
Bank of America annuncia la propria cedola trimestrale
L’ultimo annuncio di Bank of America, uno dei principali istituti di credito degli Stati Uniti, interesserà sicuramente molti investitori finanziari: il consiglio di amministrazione del gruppo americano, infatti, ha reso noto l’ammontare della sua cedola trimestrale. Volendo essere più precisi, questa cedola è stata fissata a 0,01 dollari per ogni singolo titolo azionario che verrà pagato a partire dal prossimo 23 settembre dagli azionisti. Ma non è tutto, la più vasta banca commerciale a stelle e strisce ha pensato anche a un’altra cedola, una trimestrale da 1,75 dollari per azione, previsione che si riferisce alle azioni di risparmio denominate “7 percent Cumulative Redeemable Preferred Stocks serie B”. Anche con quest’ultimo dividendo occorrerà tenere d’occhio con la massima attenzione il prossimo calendario, visto che il versamento vero e proprio è previsto dal 25 ottobre.
Equita Sim consiglia: azioni per resistere alla nuova recessione
Tanti sono i consigli degli istituzionali, dei personaggi famosi e delle banche d’affari in questo momento di grande tensione per la paura dell’avvio di una nuova fase di crisi globale. Anche Equita Sim non si tira indietro ed esegue un test sul listino italiano per trovare quei titoli che, nell’eventualità di un nuovo crollo dei listini, hanno più probabilità di tenere il prezzo di Mercato riducendo le perdite al minimo. Ovviamente la ricerca mette in evidenza anche quei titoli da evitare assolutamente, ed i risultati sono molto interessanti; tra i consigliati per la rotazione del proprio portafoglio troviamo Pirelli, Prysmian, Eni (sempre tra le preferite) Telecom Italia (anche se qui avremo da ridire) e Atlantia.
Al contrario, gli analisti sconsigliano vivamente di avere in portafoglio Ansaldo Sts, Danieli, Saipem, Campari, Marr, Tod’s, Diasorin, Recordati e Save perchè in caso di nuova recessione saranno quelli più esposti alle vendite.
Ansaldo STS vince gara per sistemi di segnalamento
Nuova commessa in casa Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed appartenente al Gruppo Finmeccanica. In data odierna, giovedì 18 agosto del 2011, Ansaldo STS ha infatti reso noto d’essersi aggiudicata la gara Berlino-Rostock per i sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS 2. Trattasi, nello specifico, di una commessa che ha un controvalore pari a quasi 14 milioni di euro, e che rientra nell’ambito di un accordo quadro che nel corrente anno è stato stipulato tra Deutsche Bahn AG e Ansaldo STS Deutschland. La commessa prevede che, lungo la linea Rostock-Berlino, Ansaldo STS si occupi della fornitura, dell’installazione ma anche della messa in opera dei sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS di livello 2. La linea, che fa parte del Trans-European Networks – Transport (TEN-T), unisce Rostock, che uno dei più importanti porti in Germania, con l’asse di trasporto che da Berlino porta fino a Palermo passando per Verona, Milano, Bologna, Napoli e Messina.
Azioni: short selling, Consumatori valutano class action
Nei giorni scorsi la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha imposto, per una durata pari a 15 giorni, il divieto del cosiddetto short selling, ovverosia la vendita allo scoperto di azioni. Questa decisione è maturata dopo la pesante speculazione finanziaria che ha colpito il nostro Paese, sia sulle azioni quotate a Piazza Affari, sia sui titoli di Stato italiani, a partire dai Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali che rispetto al Bund avevano fatto registrare differenziali di rendimento fino a ben 400 punti base. Appena è circolata nelle sale operative l’indiscrezione relativa al blocco dello short selling, i mercati hanno cambiato direzione e sono risaliti di prepotenza. Ma si poteva evitare tutto ciò?
Trading on-line con websella: i dettagli dell’offerta
Acquistare azioni, obbligazioni, compresi i titoli di Stato, ma anche fare trading online su covered warrant, opzioni e futures. Per tutto questo, oltre ad una piattaforma di trading on line completa e professionale, anche se si è investitori privati, serve anche l’attivazione di un conto titoli. Ebbene, Websella.it, innanzitutto, offre al riguardo la piattaforma di trading rigorosamente gratis, così come a condizioni particolarmente vantaggiose è possibile attivare un conto titoli per iniziare a negoziare gli strumenti finanziari che interessano e che chiaramente risultano essere in linea sia con la propria propensione al rischio, sia con quelli che sono gli obiettivi di rendimento a breve, medio e/o lungo termine.
Gruppo Save: Aeroporto Venezia, traffico record a luglio
A Venezia, l’aeroporto Marco Polo ha fatto registrare nello scorso mese di luglio del 2011 il nuovo record assoluto di passeggeri gestiti nello scalo. A darne notizia è stato il Gruppo Save S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, precisando che nel mese i passeggeri gestiti nello scalo sono stati quasi 1,03 milioni con un balzo del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E così, per volume di passeggeri, a Venezia l’aeroporto Marco Polo è il terzo scalo italiano prima di Milano Linate, e dopo Milano Malpensa e l’aeroporto di Roma Fiumicino. Il dato, in particolare, è stato rilevato dalla sommatoria del traffico generato nel mese da ogni compagnia aerea che opera sullo scalo aeroportuale Marco Polo, ma anche presso l’aeroporto di Treviso, dove attualmente, ed in particolare dallo scorso 1 giugno del 2011, ci sono operativi alcuni vettori a seguito dei lavori di manutenzione avviati sulla pista di volo. Il tutto a fronte di infrastrutture capaci di gestire giornalmente punte di traffico fino a quasi 40 mila passeggeri.
Tassa sulle rendite finanziarie al 20%. Titoli di Stato esclusi
Con la nuova manovra da 45 miliardi di euro del Governo di centrodestra, arriva in Italia l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie. Innanzitutto, c’è da dire che nulla cambia per i titoli di Stato, che resteranno tassati, per quel che riguarda i rendimenti lordi, al 12,5%. Questo tra l’altro dovrebbe contribuire a rendere Bot, Ctz, Cct e Btp più appetibili rispetto ad investimenti comparabili per rischio e rendimento. Per tutti gli altri tipi di investimenti, invece, la manovra introduce l’innalzamento dell’aliquota dal 12,5% al 20%. La tassazione unica, quindi, inasprisce il prelievo su fondi, azioni ed obbligazioni, fino ad ora tassati al 12,5%, e lo alleggerisce invece sui depositi bancari e su quelli postali che sinora venivano tassati al 27%.