Emirates NDB emette i primi sukuk del 2012

La Emirates NBD, uno dei maggiori prestatori degli Emirati Arabi Uniti (la sua sede è a Dubai), sta analizzando nel dettaglio la propria emissione obbligazionaria: nello specifico, il compito del lancio finanziario in questione spetterà all’unità islamica, la Emirates Islamic Bank, la quale ha selezionato il prezzo iniziale del sukuk a cinque anni che dovrà essere immesso a breve nel mercato di riferimento, con l’area più probabile circoscritta ai 350 punti base. Ovviamente, vi sarà anche un benchmark di tutto rispetto. Gli scambi possono quindi essere aperti e avviati, con la quotazione vera e propria che è prevista proprio nel corso di questa settimana.

Le polizze vita nel 2012

Che anno sarà il 2012 per quel che concerne le polizze vita? Prevedere già ora, in un mese di gennaio, quello che saranno i rendimenti futuri è praticamente impossibile, si può soltanto azzardare qualche ipotesi: in effetti, le performance degli ultimi anni sono state senza dubbio positive, con delle percentuali interessanti in relazione alle gestioni separate, ma le previsioni finanziarie non sono il forte di nessuno. Ciò nonostante, un discorso accurato può essere fatto in merito ai fattori che andranno a influenzare tali strumenti nel corso di questi dodici mesi. Anzitutto, bisogna tenere in alta considerazione l’imposizione fiscale con cui si avrà a che fare, visto che l’ultima manovra finanziaria ha anche previsto un innalzamento dal 12,5 al 20%.

Investire nel Caffè 2012

Ancora un’altro mercato interessante per questo 2012; visto che parliamo spesso della differenziazione degli investimenti come lotta all’incertezza, proponiamo oggi un altro strumento da includere nella lista dei possibili target per la rotazione di portafoglio del 2012. Il Caffè è uno di quei beni “accessori” che nel tempo hanno sviluppato un mercato stabilissimo, in crescita ed estremamente vasto (si parla di diversi miliardi di euro annui totali).

Dal punto di vista finanziario le Borse si sono adeguate alla vastità dell’economia reale del Caffè proponendo una serie di strumenti finanziari che fanno da tramite tra il chicco vero e proprio e l’investitore che vi vuole investire.

Innanzitutto una premessa; la qualità “arabica” è il punto di riferimento della produzione mondiale e dal punto di vista finanziario è rappresentata dal contratto Coffee Futures scambiato al NYSE sotto il segmento ICE (IntercontinentalExchange); questi è quotato con due decimali ed ha un tick (minimo movimento di prezzo) di 5/100 corrispondenti a 18.75$.

Previsioni prezzo Caffè 2012

General Electric emette quattro miliardi in obbligazioni

General Electric Company, celebre multinazionale americana fondata da Thomas Alva Edison, ha emesso titoli obbligazionari per quattro miliardi di dollari: l’intento della vendita in questione è soprattutto quello di far fronte in maniera adeguata alle scadenze del debito societario nel corso di questo 2012. Nello specifico, tale lancio ha riguardato due miliardi di dollari di strumenti in scadenza fra tre anni e un miliardo di dollari a testa per altre due scadenze, vale a dire cinque e dieci anni. Il colosso di Fairfield non può comunque dimenticare i 78,7 miliardi di dollari di bond che giungeranno a maturazione proprio quest’anno.

Investire in Argento nel 2012

Già abbiamo discusso di come investire in Oro e di quali sono le previsioni sul prezzo per questo 2012; l’offerta estremamente ampia e la sicurezza condivisa nelle possibilità di crescita continua contrastano fortemente con l’andamento generale della finanza e questo contribuisce ad aumentare il rischio di ogni singolo investimento.

L’unico modo conosciuto e consolidato per diminuire il rischio senza cambiare per forza ambito è quello di differenziare gli investimenti quanto più possibile seguendo le previsioni. Per dividere in due il rischio legato ad un investimento sull’oro, si può fare riferimento al Silver (l’argento appunto) che pur seguendo spesso l’Oro stesso nei movimenti di prezzo ha una situazione di medio periodo estremamente diversa che costringe a seguire un’analisi su misura.

Investire in Oro 2012

Le obbligazioni dell’Illinois vengono declassate da Moody’s

Il rating dei titoli obbligazionari dello stato federale dell’Illinois non godono certo di una buona reputazione: l’ultimo provvedimento dell’agenzia americana Moody’s si è reso necessario per ridimensionare questa valutazione, la quale è passata da A1 ad A2, sempre nell’ambito della buona affidabilità di investimento, ma pericolosamente vicina al giudizio inferiore. Tra l’altro, in questa maniera l’Illinois rappresenta lo stato a stelle e strisce con il rating più basso in assoluto per quel che concerne la compagnia in questione, non certo un primato di cui ci si può vantare. Il declassamento a cui si sta facendo cenno, inoltre, ha delle motivazioni ben precise e serie.

Investire nel Cotone 2012

Tra le materie prime più interessanti del 2012 dal punto di vista grafico abbiamo sicuramente il Cotone; senza scendere nei particolari della situazione fondamentale che al momento non offre particolari spunti utili per le previsioni del 2012, quello che invece colpisce è il rally avuto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012. In corrispondenza con il periodo precedente, quando è scoppiata la crisi dei mutui subprime, il cotone ha disegnato due swing particolari di massimo e minimo crescenti ben visibili sul grafico mensile; da questa formazione è iniziata nel 2010 la fase di recupero che ha visto un rally senza precedenti sui grafici di medio periodo.

I rendimenti dei Pronti Contro Termine

Una volta conosciuti i rischi e i limiti dei Pronti Contro Termine, se si è ancora intenzionati a puntare su questo tipo di investimento, allora si possono anche snocciolare i possibili vantaggi: in quanto a rendimenti, durata e obiettivo finale della sottoscrizione, questo strumento finanziario si presenta in tutto e per tutto come un Buono Ordinario del Tesoro, rappresentandone inoltre una valida alternativa. Il funzionamento è ben noto e semplice, anche perché andando a fissare in via anticipata il prezzo di acquisto e quello della vendita futura, l’investitore coinvolto potrà assicurarsi un determinato tasso di interesse, il ritorno economico a cui punta senz’altro.

I rischi dei Pronti Contro Termine

Quando si pensa a una forma di risparmio alternativa ai Buoni Ordinari del Tesoro, si pensa immediatamente ai Pronti Contro Termine: questi strumenti finanziari consentono di investire una buona dose di liquidità quando i mercati vivono fasi di forte nervosismo, come sta appunto accadendo ora. Un tipico vantaggio, poi, che viene spesso citato è quello della totale assenza di rischi, la quale associa tali prodotti a una delle sicurezze più alte a livello finanziario. Ma stanno davvero così le cose? In realtà, dopo aver ricordato che l’investimento consiste nell’acquisto a pronti (nella data imminente) di un certo quantitativo di titoli dalla banca, in cambio della certezza di una vendita futura (a termine quindi) e a un prezzo superiore a quello d’acquisto, bisogna anche citare qualche difetto.

Banca Aletti emette un Planar Certificate in scadenza nel 2015

La denominazione del nuovo certificato di investimento di Banca Aletti è davvero lunghissimo, ma si propone come uno dei primi e più interessanti strumenti finanziari del 2012: l’istituto del gruppo Banco Popolare ha infatti emesso appena due giorni fa il Planar di tipo Quanto su basket di indici: Planar Quanto su Basket Index 10_11 Protezione 90% Partecipazione 100% 21 Ottobre 2015. Di cosa si tratta esattamente? Questo prodotto, il quale è stato collocato presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, beneficia, come accade di consueto in questi casi, di una liquidazione di tipo monetario.

Il Sudan lancia dei sukuk dal rendimento altissimo

Il Sudan, paese africano che sta combattendo contro una delle crisi economiche più severe e complicate della propria storia, sta anche cercando di mettere da parte le proprie amarezze con un’offerta finanziaria: nel dettaglio, l’operazione ha coinvolto il lancio di bond islamici con un rendimento annuo di ben venti punti percentuali (una chiara testimonianza delle condizioni di salute della nazione). In aggiunta, il denaro che verrà ricavato da questa specifica vendita sarà utilizzato per finanziare il deficit di bilancio e tentare di attenuarlo il più possibile. Come ha annunciato lo stesso esecutivo della repubblica subsahariana, i sukuk in questione (da queste parti si chiamano shahamas) saranno ceduti almeno fino al prossimo 25 gennaio.

I migliori dividendi del 2012

Il 2012 è appena cominciato, eppure si possono già azzardare quelli che saranno i titoli e le società che garantiranno i migliori dividendi dell’anno: questa speciale selezione dipende essenzialmente dalle quotazioni passate e dalla solidità aziendale, cerchiamo ora di capire di cosa si tratta. Una delle azioni su cui gli investitori possono fare grande affidamento è Coca Cola. Come è noto, il colosso delle bevande analcoliche è quotato presso il New York Stock Exchange e la diversificazione nel portafoglio viene garantita, in particolare, dagli ultimi investimenti che sono stati realizzati.

Il Caffè come investimento nel 2012

Per assurdo uno dei metodi migliori per calcolare l’inflazione reale e rendersi conto del potere d’acquisto, è alla portata di tutti: la tazzina di caffè. Da sempre l’aumento dell’espresso al banco è uno degli argomenti più discussi di economia, anche da parte di chi l’economia non la segue affatto, perchè tocca direttamente una delle usanze più diffuse degli italiani ed è uno dei primi aumenti reali che consolida l’avanzare dell’inflazione e va’ a toccare buona parte delle famiglie italiane.

Quello che ci interessa oggi però è il business del famoso macinato; i chicchi di caffè vengono coltivati, raccolti, lavorati, imballati e spediti in tutto il mondo tutti i giorni a praticamente tutte le ore, e vengono consumati di continuo. Chi si occupa di investimenti, non può fare a meno di chiedersi quale sia il giro di denaro intorno al chicco scuso ma sopratutto qual’è l’andamento della domanda e dell’offerta che modifica il prezzo della materia prima.

Le Filippine emettono bond a 25 anni per sostenere l’economia

Il governo delle Filippine ha emesso dei bond a venticinque anni e denominati in valuta americana per un totale complessivo di 1,5 miliardi di dollari: l’intento è chiaro e inequivocabile, la nazione asiatica punta a irrobustire la propria spesa e a sostenere la crescita economica nel 2012. I titoli in questione, previsti in scadenza nel 2037, hanno cominciato la loro esperienza finanziaria con un rendimento pari a cinque punti percentuali, un dato che va confrontato con il prezzo iniziale, vale a dire il 5,25%. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come Standard & Poor’s abbia rivisto al rialzo l’outlook di Manila, con il debito che attualmente viene valutato con il rating BB.