Africa orientale, i bond finanzieranno le infrastrutture

L’Africa orientale si sta attivando con grande decisione e convinzione nell’ambito delle costruzioni infrastrutturali: per agevolare questo programma, i principali paesi di quest’area del “continente nero” provvederanno a utilizzare i titoli obbligazionari della banca regionale, in modo da conseguire finanziamenti più consistenti oltre alle consuete donazioni che vengono elargite nei suoi confronti. Come ha spiegato Eriya Kategaya, ministro per gli affari dell’Africa Orientale per conto dell’Uganda, i governi in questioni stanno pianificando nel dettaglio il lancio di tali bond, i quali faranno riferimento soprattutto alla East Africa Development Bank, il maggior istituto di credito in questo territorio

I progetti sono senz’altro ambiziosi, ora bisognerà vedere quale sarà la risposta degli investitori e la loro domanda, così si comprenderà se il denaro raccolto sarà sufficiente a programmare i mesi futuri con maggiore serenità. Lo stesso Kategaya ha voluto anche sottolineare come il budget attuale non sia dei migliori, ma l’ottimismo non manca di certo: la supervisione bancaria sarà decisamente strategica, ma non è escluso nemmeno un intervento governativo della stessa portata. Le nazioni che fanno parte di tale zona del mondo (oltre alla già citata Uganda, vi sono stati molto poveri, come ad esempio la Somalia, l’Etiopia, il Sudan e il Kenya) detengono una partecipazione piuttosto consistente in questo istituto di credito, quota che ammonta a circa l’86%, mentre le restanti “fette” sono spartite tra altri azionisti, in primis le compagnie e le aziende che svolgono le loro attività anche al di fuori della regione.

Anche la Banca Mondiale, l’Unione Europea e il Dipartimento britannico per lo Sviluppo Internazionale (il Dfid per intenderci) hanno contribuito in maniera importante e attiva alla fornitura di finanziamenti per questi progetti: in particolare, gli stanziamenti in questione hanno assunto la forma di prestiti e garanzie di vario tipo. Comunque, il budget dell’Africa Orientale per il biennio 2011-2012 mostra chiaramente che sono necessari più di venticinque miliardi di dollari per le infrastrutture più urgenti.

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