Nigeria: i bond in dollari potrebbero sostenere l’offerta kenyana

Le nazioni africane sembrano essere più collaborative e unite quando si tratta di investimenti finanziari: l’esempio più evidente è quello di questi giorni, visto che la vendita di titoli obbligazionari denominati in dollari da parte del governo nigeriano sta incoraggiando anche il Kenya a puntare sullo stesso tipo di operazione, una cessione pianificata di eurobond che rappresenterebbe un vero e proprio debutto per Nairobi. Come ha sottolineato Leon Myburgh, il quale si occupa di strategie finanziarie relative all’Africa sub-Sahariana all’interno di Citigroup, lo stesso Kenya sarebbe intenzionato a vendere in blocco il proprio debito all’estero, ma bisogna tener presente che nel momento attuale non esiste alcun tipo di disposizione per i bond sovrani emessi nell’ambito del piano di bilancio dell’anno fiscale che terminerà a giugno del 2012.


L’ipotesi più allettante è quella di un collocamento di successo da parte della Nigeria, i cui prodotti finanziari dovrebbero rappresentare un esempio da seguire, una rinnovata e maggiore fiducia per il governo kenyano nel percorrere la stessa strada. Il lancio del bond in questione è dunque imminente? Il Kenya è una delle nazioni più importanti dal punto di vista finanziario all’interno del “continente nero”: si tratta, infatti, della maggiore economia dell’Africa orientale, la quale già due anni fa progettò la cessione di obbligazioni all’interno del mercato internazionale, quando l’interesse degli investitori per il rischio cominciò a ridursi come primo effetto della crisi internazionale.

La situazione è ancora in fase di studio, in base a quanto emerge dall’ultimo rapporto di Geoffrey Mwau, segretario del Tesoro, ma il tempo che rimane a disposizione non è moltissimo. Il piano del governo di Abuja, invece, consiste nella quotazione di 500 milioni di dollari da completare nelle prossime settimane: il ministro delle Finanze, Olusegun Aganga, ha voluto precisare che i titoli coinvolti saranno quelli benchmark, in modo da consentire alle banche nazionali di accedere con una certa semplicità ai finanziamenti.

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