La Nigeria emette nuovi bond nonostante i mercati nervosi

View dated on December 21, 2011 in Lagos show Nigerian bank notes, the Naira in different denominations. AFP PHOTO / PIUS UTOMI EKPEI (Photo credit should read PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty Images)La Nigeria è riuscita a emettere ieri un miliardo di dollari in titoli obbligazionari, sfruttando nel migliore dei modi un momento di quiete dei mercati finanziari dopo un lungo mese di turbolenza (vedi anche Nuova asta di bond per la Nigeria). Il maggior produttore africano di petrolio, però, è stato costretto ad accettare degli alti interessi, visto che gli investitori hanno richiesto espressamente dei rendimenti maggiori rispetto a qualche tempo fa, tentando così di fronteggiare l’incertezza dei mercati. Vi sono poi degli investitori che nutrono delle serie preoccupazioni per la salute fiscale nigeriana.

Nuova asta di bond per la Nigeria

Il Debts Management Office nigeriano ha garantito una nuova emissione di titoli obbligazionari per quel che riguarda la nazione africana (vedi anche Bond sovrani a 5 e 10 anni per la Nigeria). L’annuncio odierno a che fare con un importo complessivo pari a settanta miliardi di naira (340 milioni di euro per la precisione): le scadenze scelte in questo senso sono ancora una volta due, vale a dire cinque e dieci anni. Ci si può fidare di questi strumenti finanziari messi a disposizione dal governo federale di Abuja? Come sottolineato dallo stesso Dmo nella sua circolare relativa all’offerta di marzo, le due tranche giungeranno a maturazione, rispettivamente nell’aprile del 2017 e nel gennaio del 2022.

Come investire in Africa secondo Frontline Capital Advisors

Nel 2012 i tassi di crescita di molti paesi africani hanno superato quelli dei mercati sviluppati. Dal 2000 ben undici paesi africani sono cresciuti a un tasso medio superiore al 7% e nove di questi sono paesi dell’Africa sub-sahariana. Secondo Clifford Mpare, presidente e amministratore delegato di Frontline Capital Advisors, fondata ad Accra (Ghana) nel 2009, questi paesi africani rappresentano un gruppo d’elite che dovrebbe registrare tassi di crescita compresi tra il 7% e il 10% all’anno tra il 2012 e il 2016. Tra questi paesi troviamo Etiopia, Sierra Leone, Liberia, Tanzania, Angola e Mozambico.

Bond sovrani a 5 e 10 anni per la Nigeria

Puntuale come un orologio svizzero è giunta l’ennesima asta mensile dei titoli obbligazionari nigeriani: il paese africano ha infatti annunciato la pianificazione di una vendita di importo compreso tra i 160 e i 240 miliardi di naire (tra gli 1,02 e gli 1,53 miliardi di dollari per la precisione) in bond sovrani. In pratica, gli strumenti finanziari in questione saranno in grado di sfruttare due scadenze ben precise, cinque e dieci anni, mentre l’emissione vera e propria avverrà nel corso di questo quarto trimestre dell’anno, dunque si perfezionerà il tutto almeno entro il mese di dicembre. C’è comunque da precisare che l’ammontare che è stato proposto in questa occasione è inferiore rispetto all’emissione di debito del terzo trimestre (la nuova asta dei titoli del governo nigeriano).

La nuova asta dei titoli del governo nigeriano

Puntuale come un orologio svizzero, anche in questo mese di giugno la Nigeria è stata protagonista di una importante emissione di titoli obbligazionari: in effetti, la nazione africana ha provveduto a vendere un importo totale di 100,62 miliardi di naira in bond del tesoro (circa 619 milioni di dollari per la precisione), con due scadenze ben precise, vale a dire 91 e 182 giorni. Si tratta dell’asta bimensile a cui il paese non manca mai, in questo caso con dei rendimenti misti se vengono confrontati con la precedente emissione dello stesso tipo, come ha voluto precisare l’istituto di credito centrale.

L’emissione di aprile delle obbligazioni nigeriane

Puntuale come un orologio svizzero è giunta l’ennesima emissione obbligazionaria a cadenza mensile della Nigeria: il governo della nazione africana ha infatti provveduto a lanciare sul mercato ben novanta miliardi di naira (circa 573 milioni di dollari per la precisione), un importo che si riferisce al debito locale in maturazione in tre date specifiche, vale a dire il 2014, il 2017 e il 2022. L’asta che è stata sfruttata è quella regolare che si tiene nel corso della settimana, con i ritorni economici relativi a questi stessi strumenti finanziari che sono stati piuttosto misti e variabili, così come messo opportunamente in luce dal Debt Management Office nigeriano.

Terza asta obbligazionaria del 2012 per la Nigeria

Il mese di marzo è appena terminato e la Nigeria si è cimentata nella sua ennesima asta mensile per quel che concerne la vendita del proprio debito: l’emissione regolare ha avuto luogo lo scorso mercoledì ed è già la terza di questo 2012, con dei ritorni economici che sono risultati più bassi rispetto alle cedole precedenti, come ha messo chiaramente in luce il Debt Management Office. Quest’ultimo ha infatti reso noto come l’importo complessivo sia stato pari a venti miliardi di naira, con una scadenza prevista tra sette anni, più precisamente nel mese di ottobre del 2019. Un’altra tranche, poi, ha riguardato un ammontare ancora più consistente (trenta miliardi per la precisione) e una cessione di tipo non concorrenziale.

La Nigeria continua ad emettere bond per il mercato locale

La Nigeria ha deciso di aumentare fino a oltre settecento milioni di dollari (111 miliardi di naira per la precisione) la propria offerta di obbligazioni, la seconda che va a riguardare l’anno attualmente in corso: il rendimento scelto per l’asta di questi specifici bond, inoltre, sono di gran lunga superiori a quelli delle emissioni precedenti, in particolare quelli che si riferiscono alla scadenza a sette anni. Il governo della nazione africana ha anche precisato come le due maturazioni siano previste per il 2019 e il 2022, senza dimenticare una cessione obbligazionaria di tipo non competitivo.

Nigeria, undicesima asta annuale per i bond sovrani

Il governo nigeriano ha lanciato sul mercato titoli obbligazionari decennali per un importo complessivo di 65 miliardi di naira (circa 405 milioni di dollari): i titoli in questione, il cui rendimento è stato fissato nella misura di 150 punti base oltre quello della precedente asta di ottobre, rappresentano il prodotto della undicesima asta annuale del paese africano, anche se in questo caso, volendo essere ancora più precisi, si tratta di riaperture di precedenti emissioni con varie scadenze (in particolare il 2018 e il 2019). C’è comunque da precisare che la Nigeria emette mensilmente proprio questi bond sovrani, una operazione finanziaria che ormai si è resa necessaria per sostenere adeguatamente il mercato locale dei bond, ma anche per creare un sottostante per le quotazioni societarie e finanziare il deficit di bilancio.

Nigeria, decima asta mensile per i bond sovrani

La Nigeria ha deciso di scindere in tre tranche distinte la propria emissione di bond sovrani: i titoli obbligazionari in questione, infatti, prevedono una scadenza a tre, cinque e dieci anni, per un importo complessivo di 55,67 miliardi di naira (al cambio fanno circa 354 miliardi di dollari). In pratica, si tratta della decima asta mensile che il paese africano pone in essere, come annunciato anche dal Debt Management Office locale. I ritorni economici stabiliti in tal caso, poi, sono piuttosto alti e questa consistenza riflette, in particolare, l’incremento del tasso di interesse da parte della banca centrale, un rialzo pari a 275 punti base e che è stato realizzato la scorsa settimana.

Nigeria: Eurobond al 6,39%, meno che in Ghana e Gabon

Africa e finanza, ci sono occasioni propizie per gli investitori? Il continente “nero” non brilla certo per le proprie performance economiche, molti stati vivono in situazioni di estrema povertà, ma le emissioni finanziarie sono ovviamente presenti anche da queste parti, basta saper cogliere al volo l’opportunità migliore: l’esempio più interessante di questi ultimi tempi è offerto dalla Nigeria. La repubblica federale in questione, la quale è anche il paese africano più popoloso in assoluto, ha lanciato degli Eurobond con scadenza decennale (l’anno di riferimento è quindi il 2021) e con un rendimento complessivo del 6,75%. Inoltre, l’ammontare dell’offerta è di cinquecento milioni di dollari; l’intento del governo di Abuja è sostanzialmente quello di sondare i migliori mercati finanziari a livello internazionale, dunque l’Europa viene considerato uno di questi.

Nigeria: i bond in dollari potrebbero sostenere l’offerta kenyana

Le nazioni africane sembrano essere più collaborative e unite quando si tratta di investimenti finanziari: l’esempio più evidente è quello di questi giorni, visto che la vendita di titoli obbligazionari denominati in dollari da parte del governo nigeriano sta incoraggiando anche il Kenya a puntare sullo stesso tipo di operazione, una cessione pianificata di eurobond che rappresenterebbe un vero e proprio debutto per Nairobi. Come ha sottolineato Leon Myburgh, il quale si occupa di strategie finanziarie relative all’Africa sub-Sahariana all’interno di Citigroup, lo stesso Kenya sarebbe intenzionato a vendere in blocco il proprio debito all’estero, ma bisogna tener presente che nel momento attuale non esiste alcun tipo di disposizione per i bond sovrani emessi nell’ambito del piano di bilancio dell’anno fiscale che terminerà a giugno del 2012.