Nigeria, undicesima asta annuale per i bond sovrani

Il governo nigeriano ha lanciato sul mercato titoli obbligazionari decennali per un importo complessivo di 65 miliardi di naira (circa 405 milioni di dollari): i titoli in questione, il cui rendimento è stato fissato nella misura di 150 punti base oltre quello della precedente asta di ottobre, rappresentano il prodotto della undicesima asta annuale del paese africano, anche se in questo caso, volendo essere ancora più precisi, si tratta di riaperture di precedenti emissioni con varie scadenze (in particolare il 2018 e il 2019). C’è comunque da precisare che la Nigeria emette mensilmente proprio questi bond sovrani, una operazione finanziaria che ormai si è resa necessaria per sostenere adeguatamente il mercato locale dei bond, ma anche per creare un sottostante per le quotazioni societarie e finanziare il deficit di bilancio.

I tassi in questione sono scesi in maniera piuttosto brusca a causa della grande liquidità che in questo preciso momento storico è presente nel mercato. Quest’ultimo, in particolare, sta tornando alle quotazioni che praticava in passato e tutto ciò per un semplice motivo; in effetti, vi è stato nel corso del tempo un aumento progressivo della liquidità disponibile nel sistema, la quale ha poi favorito la crescita degli interessi relativi ai titoli.

Nel frattempo, la banca centrale nigeriana ha provveduto ad aumentare il riferimento del sottostante, tanto che ormai gran parte degli analisti e degli economisti si attendono un assestamento verso il 12%, oltre a un incremento delle riserve di denaro cash dal 4 all’8%, una mossa che dovrebbe essere in grado di ridurre la stessa liquidità e di limitare la domanda per i tassi di cambio valutario. A onor del vero, l’interesse originale della cedola era stato fissato al 10,70% e la promessa del Debt Office Management locale è stata quella di mantenerlo in essere: la sottoscrizione complessiva, al contrario, è stata pari a 157,72 miliardi di naira.

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