Lo Zambia lancia il proprio eurobond

Sull’onda delle buone ed efficaci politiche economiche che sono state attuate nel corso del 2011 dal Movement for Multi-Party Democracy (meglio conosciuto con l’acronimo Mdd), il governo dello Zambia ha adottato una decisione finanziaria importante: la nazione africana ha infatti garantito l’emissione di un bond internazionale da 750 milioni di dollari, uno strumento finanziario necessario per sostenere il finanziamento del budget interno, senza dimenticare gli investimenti da realizzare nel settore delle infrastrutture. Si tratta, a conti fatti, di un eurobond piuttosto interessante, nonostante le evidenti influenze da parte del mondo politico, con eccessive accuse per quel che riguarda gli interventi finanziari.

Il ministro delle Finanze, Miles Sampa, si è perfino recato nel continente europeo per reperire gli acquirenti necessari all’offerta in questione, un viaggio che ancora non è terminato, a testimonianza che si fa sul serio da questo punto di vista e che l’obbligazione dovrà essere strutturata nel migliore dei modi. Tra le altre cose, occorre anche ricordare che questo prestito verrà ripagato dal governo di Lusaka soltanto in futuro, una precisazione di non poco conto. La durata del bond a cui si sta facendo riferimento è di dieci anni, mentre la denominazione, come si è avuto modo di intuire è in dollari. Il debito in questione, poi, è stato messo in vendita a un tasso finale di 5,625 punti percentuali, un valore confermato da diversi analisti finanziari ed economisti.

Altri commenti al momento non esistono, nemmeno da parte dello stesso Tesoro zambiano. A dire la verità, comunque, la domanda sembra essere piuttosto appetibile, tenuto conto del paese di cui si sta parlando; in effetti, gli investitori hanno dimostrato un interesse particolare, visto che le possibilità di crescita relative al continente africano sono tra le più alte in assoluto. Lo Zambia, infatti, insieme alla Nigeria, al Gabon, alla Namibia e al Ghana rappresenta l’Africa sub-sahariana che ha provveduto a vendere il proprio debito.

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