Lo Zambia insiste con le emissioni obbligazionarie in dollari

Il debutto dello Zambia nella vendita di bond denominati in dollari ha aperto la via a una emissione da record che rischia di mettere in tensione la capacità di finanziamento del governo: la situazione risulta comunque meno pericolosa di sette anni fa, quando il paese africano, maggior produttore continentale di rame, non fu in grado di pagare il proprio debito. Ammontano a sei miliardi di dollari i prestiti zambiani che sono stati cancellati, incluso quello erogato nel corso del 2006 dalla Banca Mondiale. La cessione odierna ammonta a 750 milioni di dollari e rappresenta la prima vendita internazionale dallo scorso mese di settembre.

Nuova emissione di debito per lo Zambia

L’Agenzia per lo sviluppo stradale dello Zambia sta pianificando nel dettaglio la vendita di titoli obbligazionari per un importo complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari: l’ente della nazione africana valuterà con la massima calma questa operazione, tanto è vero che l’annuncio ufficiale parla di un completamento entro la fine dell’anno. La compagnia è di proprietà statale, dunque si può parlare di una sorta di replica dell’emissione di bond dello scorso anno, la prima effettuata in moneta verde. Il piano in questione è stato presentato al ministro delle Finanze, Alexander Chikwanda, con un feedback positivo che dovrebbe essere rilasciato entro la fine di questo mese.

Lo Zambia lancia il proprio eurobond

Sull’onda delle buone ed efficaci politiche economiche che sono state attuate nel corso del 2011 dal Movement for Multi-Party Democracy (meglio conosciuto con l’acronimo Mdd), il governo dello Zambia ha adottato una decisione finanziaria importante: la nazione africana ha infatti garantito l’emissione di un bond internazionale da 750 milioni di dollari, uno strumento finanziario necessario per sostenere il finanziamento del budget interno, senza dimenticare gli investimenti da realizzare nel settore delle infrastrutture. Si tratta, a conti fatti, di un eurobond piuttosto interessante, nonostante le evidenti influenze da parte del mondo politico, con eccessive accuse per quel che riguarda gli interventi finanziari.