Africa, il nuovo territorio di conquista degli investitori stranieri

Dall’Africa c’è sempre qualcosa di nuovo”: così Plinio il Vecchio, il celebre scrittore dell’antica Roma, si esprimeva a proposito del Vecchio Continente e questa sua massima ci fa comprendere che ancora oggi c’è sempre qualcosa da aspettarsi dalle principali nazioni africane. Sempre più società di ricerca, ma soprattutto investitori, infatti, si stanno accorgendo che l’Africa è in grado di offrire possibilità e opportunità finanziarie davvero uniche. Strategie di portafoglio che, tra l’altro, stanno mostrando una crescita più che continua e quindi appetibile. La crescita media annuale del continente, secondo quanto rilevato dal Fondo Monetario Internazionale, è pari al 5,1%, con il prodotto interno lordo che si è attestato a circa 1.220 miliardi di euro, lo stesso valore che possono vantare molti mercati emergenti, come il gruppo Bric.


La previsione più ambiziosa è quella di Jim O’Neill, capo economista di Goldman Sachs, il quale ha immaginato la Nigeria nel 2050 come un paese economicamente più influente di colossi quali la Corea del Sud e il Canada. È soprattutto la domanda di materie prime a trainare questo interesse per gli investimenti; in tal senso, si deve sottolineare come i capitali degli investitori esteri siano aumentati di circa sette volte negli ultimi otto anni, un incremento molto vicino a quello cinese. Un ulteriore elemento a favore di strategie focalizzate sull’Africa è l’evoluzione demografica del continente, visto che ormai moltissimi stati stanno vivendo una forte fase di urbanizzazione e l’affermazione delle classi medie. Di cosa può essere più sicuro l’investitore e su quali ambiti può puntare con maggiore decisione?

La crescita africana non dovrebbe interrompersi, almeno nel lungo termine, e ciò a causa delle sconfinate ricchezze che si trovano nel sottosuolo; inoltre, i settori dei beni e servizi di consumo (telecomunicazioni su tutti), quelli delle risorse naturali e dell’agricoltura rimangono sempre tra i più gettonati e in grado di aumentare il volume di affari (nel 2020 sono previsti 880 miliardi di dollari).

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