Le nuove regole del London Metal Exchange

Il London Metal Exchange, la borsa dei metalli non ferrosi più grande al mondo, è intenzionato a modificare alcune sue regole relative ai depositi, in modo da capire cosa è davvero importante per il mercato in senso ampio: la conferma è giunta direttamente da Charles Li, amministratore delegato della Hong Kong Exchanges & Clearing Limited, l’azienda asiatica che detiene il controllo della piazza londinese. Inoltre, giusto una settimana fa l’ad dell’Lme, Martin Abbott, ha annunciato la revisione dei tassi di spedizione, una operazione che dovrebbe essere perfezionata nel corso dei prossimi sei mesi.

Come investire in titoli di stato americani a fine 2012 secondo Nordea

Secondo quanto dichiarato dal money manager Lou Cohen, gestore di US Corporate Bond fund di Nordea, i rendimenti dei titoli di stato americani su livelli così bassi non sono sostenibili ancora per molto. Secondo l’esperto i bond americani evidenziano ancora rendimenti reali negativi a causa della forte incertezza presente sui mercati europei e a causa delle operazioni Twist della Federal Reserve, che ha causato un netto ridimensionamento dei tassi sia sulle scadenze brevi che lunghe della curva dei tassi americana.

Investimento bond argentini ottobre 2012

Quanto sta accadendo tra Argentina, Nazioni Unite e Ghana potrebbe sembrare totalmente estraneo alla triste vicenda che dieci anni fa portò migliaia di risparmiatori italiani a perdere buona parte del valore del proprio investimento nei “tango bond”. Eppure, il sequestro della nave scuola Libertad nel Paese africano costituisce l’ennesima puntata di una vicenda che sembra essere ben lungi dal concludersi, e che merita un piccolo riassunto per cercare di capire come si stanno evolvendo gli investimenti in bond argentini.

Banca Imi lancia oggi due bond a tasso fisso

La settimana che comincia oggi si apre in maniera piuttosto propositiva per quel che riguarda Borsa Italiana: in effetti, bisogna segnalare la negoziazione sul DomesticMot e sull’EuroMot di due titoli obbligazionari che recheranno la “firma” di Banca Imi. Non si parlava dell’organo di investimento di Intesa Sanpaolo almeno dalla fine dello scorso mese di settembre, quando cioè Banca Imi aveva lanciato due certificati sul Sedex. Che cosa è stato riservato in questa occasione? Entrando più nel dettaglio dell’offerta in questione, il primo bond si chiama Banca Imi Collezione Tasso Fisso Euro 4,10%. Il codice Isin di riferimento è IT0004863723 e, come si evince facilmente dalla denominazione, prevede un tasso fisso e l’euro come valuta principale.

BlackRock consiglia di investire su aziende di qualità

Secondo la casa di investimenti BlackRock, una delle più prestigiose su scala mondiale, lo stile di gestione degli investimenti più opportuno alla luce del contesto macroeconomico attuale porta a scommettere maggiormente su aziende di qualità, con vantaggi competitivi e con un livello di indebitamento conservativo e prudenziale. E’ quanto afferma Stuart Reeve, managing director e portfolio manager del team Global Equity di BlackRock. Secondo l’esperto, non è vero che per ottenere maggiori rendimenti bisogna accettare un rischio maggiore.

Tre nuovi Cat Bond nel corso di questo mese

Sono tre i riassicuratori che puntano alle vendita entro la fine di questo mese di ben 250 milioni di dollari in Catastrophe Bond: il motivo di una decisione simile è presto detto, visto che si sta cercando di trarre il massimo vantaggio dai prezzi più competitivi che caratterizzano il settore, in modo da venire incontro a una forte domanda da parte degli investitori finanziari. L’aumento di quotazioni è anche la conseguenza della ricapitalizzazione e gestione da parte di queste compagnie per quel che concerne la loro esposizione alle calamità naturali, al fine di trasferire il rischio ai mercati del capitale.

Collaborazione industriale Italia – Germania

Italia e Germania hanno necessità di lavorare in più stretto contatto industriale, al fine di contribuire in maniera decisiva al rilancio del settore manifatturiero europeo. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che, in compagnia del presidente di Bdi, Hans Peter Keitel, è stato tra i protagonisti della conferenza stampa stampa di chiusura della due giorni dei lavori del bilaterale BDIConfindustria che si è recentemente svolto a Bolzano. Ma vediamo quali sono gli intenti da parte dei due vertici delle confederazioni industriali.

Turkish Airlines intende lanciare un bond islamico

La Turkish Airlines, terza maggior compagnia area di tutto il continente europeo per traffico di passeggeri, sta considerando seriamente di emettere un bond islamico: questo sukuk sarebbe la scelta finanziaria più opportuna per finanziare l’acquisto di nuovi veicoli, visto che il gruppo turco sta progettando una espansione che durerà altri dieci anni, come ha annunciato l’amministratore delegato Temel Kotil. La nazione anatolica si sta abituando da tempo a questo tipo di finanza, tanto è vero che è stata scelta la valuta locale per il secondo sukuk poco più di un mese fa.

Si rafforza la gamma italiana di Etf di Ossiam

Sono diventati sei gli strumenti finanziari che la banca d’affari francese Natixis sta per collocare presso Piazza Affari: l’ultima novità in questo senso è quella rappresentata da un Exchange Traded Fund, vale a dire l’Ossiam Etf World Minimum Variance, uno strumento che, come si intuisce molto chiaramente dalla denominazione, fa riferimento alla Sicav lussemburghese Ossiam, parte integrante dell’istituto di credito transalpino. Giusto un anno fa si era parlato proprio di Ossiam e del comitato scientifico per migliorare l’offerta, si è riusciti a conseguire questo traguardo?

Utile Microsoft in calo

Brutte notizie per gli investitori Microsoft. Gli utili della società di Redmond, infatti, hanno subito un profondo calo, penalizzato dal deterioramento economico delle divisioni Windows e Windows Live. Alla vigila dell’uscita del nuovo sistema operativo Windows 8, pertanto, Microsoft si risveglia con dati estremamente deludenti, che pongono nuove ombre sul futuro a breve e medio termine della società. Vediamo nel dettaglio quali sono i risultati conseguiti dalla compagine, e cosa succederà ora all’azienda quotata in Borsa.

Nuova bolla nel mercato dei mutui negli USA?

Le più recenti trimestrali dei colossi finanziari americani stanno evidenziando risultati superiori alle attese e in certi casi addirittura un’impennata dei profitti. A dare slancio ai conti delle grandi banche americane è il settore che non ti aspetti, quello che qualche anno fa stava mettendo in ginocchio l’intero sistema finanziario statunitense e di riflesso quello mondiale. Ebbene sì, stiamo parlando del settore dei mutui immobiliari. Qualcuno potrà pensare, ma in America ci stanno ricascando?

Petrolio Brent tornerà a 90$ secondo Goldman Sachs

La banca d’affari americana Goldman Sachs, una delle più potenti di Wall Street e quindi del mondo intero, ha deciso di rivedere la sua view sul mercato del petrolio, sul quale gli esperti del colosso statunitense erano da tempo fortemente rialzisti. Goldman Sachs ha diffuso negli ultimi anni report decisamente bullish sul petrolio, ma ora è convinta che il petrolio Brent possa tornare a stabilizzarsi intorno ai 90 dollari al barile. Per gli analisti della banca il supercycle sul petrolio, che avrebbe dovuto portarlo a 200$ al barile, è ormai finito.

Fatturato Nokia più alto del previsto

Sebbene si sia concluso con la sesta perdita consecutiva, l’ultimo trimestre, per Nokia, ha trovato anche dei margini positivi di interpretazione. Il fatturato del colosso finlandese si è infatti accomodato su una soglia pari a 7,2 miliardi di euro, contro gli 8,98 miliardi di euro del terzo trimestre del 2011, e contro stime degli analisti per 6,93 miliardi di euro. Tuttavia, al di là di questa parentesi di ottimismo, la rimanente gamma di valutazioni sull’andamento economico finanziario di Nokia è senza dubbio deludente.

Campari emette bond dopo ben tre anni

La Davide Campari-Milano Spa ha provveduto a emettere i suoi primi bond dopo ben tre anni di attesa: il ritorno alle cessioni obbligazionarie da parte del gruppo lombardo è stato reso possibile dalla rinnovata domanda di debito dagli investitori, i quali sembrano essere interessati alle proposte che si possono trovare nelle nazioni europee più indebitate. Entrando maggiormente nello specifico, c’è da dire che la società milanese ha venduto quattrocento milioni di euro in titoli che giungeranno a scadenza tra sette anni; in realtà, gli stessi investitori finanziari avevano scommesso fortemente su un ammontare dodici volte superiore, come messo in luce dalla stessa Campari nel comunicato ufficiale.