Si rafforza la gamma italiana di Etf di Ossiam

Sono diventati sei gli strumenti finanziari che la banca d’affari francese Natixis sta per collocare presso Piazza Affari: l’ultima novità in questo senso è quella rappresentata da un Exchange Traded Fund, vale a dire l’Ossiam Etf World Minimum Variance, uno strumento che, come si intuisce molto chiaramente dalla denominazione, fa riferimento alla Sicav lussemburghese Ossiam, parte integrante dell’istituto di credito transalpino. Giusto un anno fa si era parlato proprio di Ossiam e del comitato scientifico per migliorare l’offerta, si è riusciti a conseguire questo traguardo?

Anzitutto, bisogna subito specificare che il collocamento vero e proprio avverrà tra due giorni, quindi lunedì prossimo. Non si tratta dei quattro Etf azionari del 2011, ma di fondi che sono collegati a un indice calcolato appositamente da Standard & Poor’s: in pratica, tale indice non è altro che una selezione dei titoli più liquidi in assoluto per quel che riguarda l’S&P Global 1200, il quale vanta delle quotazioni in tutti i continenti del mondo (Stati Uniti, Canada e Giappone in primis). La “minimum variance” che si legge del nome del prodotto, poi, è quella strategia che consente di minimizzare la volatilità attraverso una adeguata selezione delle azioni che sono meno volatili dal punto di vista storico.

In aggiunta, non bisogna nemmeno dimenticare che la replica dell’Etf di Ossiam sfrutta al massimo la replica di tipo sintetico (si segue in maniera fedele l’andamento del benchmark mediante una strategia di investimento mirata). In questo caso, si usano degli strumenti derivati, in particolare i contratti swap, mentre si accantonano gli investimenti diretti nei titoli, ovvero la cosiddetta “replica fisica”. Quest’ultima, comunque, potrà essere adottata dall’emittente nel caso lo ritenga opportuno. Il codice Isin di riferimento è LU0799656698: il costo annuo dell’Etf in questione ammonta allo 0,65%, con un’altra caratteristica interessante che potrà attirare diversi investitori, vale a dire la capitalizzazione dei dividendi.

Lascia un commento