Petrolio Brent tornerà a 90$ secondo Goldman Sachs

La banca d’affari americana Goldman Sachs, una delle più potenti di Wall Street e quindi del mondo intero, ha deciso di rivedere la sua view sul mercato del petrolio, sul quale gli esperti del colosso statunitense erano da tempo fortemente rialzisti. Goldman Sachs ha diffuso negli ultimi anni report decisamente bullish sul petrolio, ma ora è convinta che il petrolio Brent possa tornare a stabilizzarsi intorno ai 90 dollari al barile. Per gli analisti della banca il supercycle sul petrolio, che avrebbe dovuto portarlo a 200$ al barile, è ormai finito.

Nell’ultimo report inviato ai propri clienti, Goldman Sachs ha dichiarato di vedere un “ritorno al regime di prezzi che avevano caratterizzato i mercati petroliferi negli anni ’90”. La banca americana si aspetta un mercato strutturalmente più stabile di quello attuale, ma ancora caratterizzato da tensioni cicliche. A far cambiare la view di Goldman Sachs sarebbe stato anche lo sviluppo dello share oil negli Stati Uniti, delle sabbie bituminose del Canada e delle estrazioni di greggio offshore.

Chiaramente il livello di “ancoraggio” dei prezzi sarà molto più alto dei livelli di vent’anni fa: 90 dollari al barile contro i 20$ al barile di allora. Tuttavia, la visione di Goldman Sachs prevede un ritorno verso i 90$ solo tra qualche anno. Per il 2013 gli esperti della banca americana si aspettano un prezzo medio del Brent ancora a 110$ al barile, in calo rispetto alla precedente stima di 130$ al barile che il colosso bancario manteneva da tempo mentre gli altri competitor tagliavano a più riprese i loro giudizi.

Secondo Goldman Sachs sarà proprio lo sviluppo dello share oil negli USA a cambiare volto al mercato del petrolio, in quanto gli americani potrebbero clamorosamente diventare esportatori netti di greggio nei prossimi anni. Ieri al Nymex il future sul petrolio Brent ha chiuso con una flessione dello 0,71% a 112,42 dollari, mentre il petrolio Wti con un calo dello 0,02% a 92,1 dollari.

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