Campari emette bond dopo ben tre anni

La Davide Campari-Milano Spa ha provveduto a emettere i suoi primi bond dopo ben tre anni di attesa: il ritorno alle cessioni obbligazionarie da parte del gruppo lombardo è stato reso possibile dalla rinnovata domanda di debito dagli investitori, i quali sembrano essere interessati alle proposte che si possono trovare nelle nazioni europee più indebitate. Entrando maggiormente nello specifico, c’è da dire che la società milanese ha venduto quattrocento milioni di euro in titoli che giungeranno a scadenza tra sette anni; in realtà, gli stessi investitori finanziari avevano scommesso fortemente su un ammontare dodici volte superiore, come messo in luce dalla stessa Campari nel comunicato ufficiale.

Il rendimento previsto, inoltre, è superiore di 325 punti base rispetto al tasso swap, un valore senza dubbio più alto rispetto a quello dei bond di Bank of America (sessantatré punti base). La periferia dell’eurozona è divenuta dunque sempre più appetibile da questo punto di vista e non è un caso che le richieste di titoli obbligazionari provenienti da tale area abbiano fatto registrare uno dei ritmi più veloci da quando la moneta unica del Vecchio Continente è stata creata. Come hanno sottolineato molti analisti ed economisti, poi, l’acquisto di nuove emissioni viene attualmente percepito come qualcosa di semplice a cui fare riferimento; la reputazione di Campari è molto buona e questo non può che rappresentare un elemento positivo.

Le vendite di bond “periferici” ha appena raggiunto l’importo complessivo di 6,8 miliardi di euro per quel che riguarda questo mese di ottobre, una cifra che fa riflettere, tenuto conto che la media mensile è inferiore ai cinque miliardi di euro. I proventi ottenuti grazie a questo strumento finanziario consentiranno alla Spa di Milano di acquisire la Lascelles deMercado & Co., azienda giamaicana attiva nella produzione e commercializzazione di rum. La transazione ha avuto successo sia nel nostro paese che nei mercati esteri, un buon viatico per questi ultimi due mesi e mezzo del 2012.

Lascia un commento