Tre tranche per le obbligazioni di Ups

La United Parcel Service Incorporated, società americana meglio nota con la sigla Ups e che si occupa di trasporti e spedizioni internazionali, ha pianificato nel dettaglio il rifinanziamento di una parte del suo debito, per un importo complessivo di 1,75 miliardi di dollari: tutto questo è stato reso possibile attraverso l’emissione di titoli obbligazionari, una operazione finanziaria che non avveniva da quasi due anni. L’offerta a cui si sta facendo riferimento prevede una scadenza pari a tre anni. Il colosso di Atlanta, la maggiore compagnia al mondo per quel che concerne il suo settore, è fortemente intenzionato a sfruttare la domanda per tali bond al fine di ripagare i suoi titoli che sono in scadenza il prossimo mese di gennaio e che prevedono un rendimento di 4,5 punti percentuali.

Inoltre, gli obiettivi da raggiungere in tal senso sono del tipo corporate, come è emerso dal documento ufficiale della compagnia. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa offerta, la vendita riguarda tre distinte tranche, con le scadenze previste fra cinque, dieci e trenta anni: per quel che riguarda, invece, le valutazioni da parte delle agenzie di rating, Moody’s ha giudicato gli strumenti finanziari in questione con un Aa3, il quarto grado di investimento più alto in assoluto (si identifica ancora l’affidabilità ottima), non molto diverso da quello di Standard & Poor’s.

Ups sta lanciando dei prestiti in denaro dopo che i ritorni economici sul debito hanno fatto registrare una brusca frenata la scorsa settimana, giungendo fino a un inatteso 2,92%, percentuale senza precedenti, come messo in luce da Bank of America Merrill Lynch. L’ultima emissione obbligazionaria è datata novembre del 2010, con un ammontare complessivo di due miliardi di dollari e una scadenza media di 13,2 anni per la precisione. La gestione della vendita, inoltre, è stata curata da tre banche, vale a dire Bank of America Corporation, Morgan Stanley e la svizzera Ubs.

Lascia un commento