Strategie di investimento in bond nel 2013 secondo Jp Morgan AM

Il 2012 è stato un anno esaltante per i mercati obbligazionari globali. L’eccesso di liquidità presente sui mercati e il costante aumento dell’appetito per il rischio degli investitori hanno decretato il successo di tutti i principali segmenti del mercato del reddito fisso (fixed income), dai corporate bond agli high-yield bond. Tuttavia, praticamente tutti i grandi gestori di fondi obbligazionari sono concordi sul fatto che il 2012 resterà un anno irripetibile, per cui è necessaria una rotazione settoriale o comunque una modifica sostanziale delle strategie di asset allocation.

Clerical Medical consiglia di uscire dai bond

Il rally dei mercati obbligazionari potrebbe essere ormai prossimo al capolinea e lasciare il posto all’investimento in azioni per il prossimo decennio. E’ quanto afferma Patrick Armstrong, gestore dei fondi della società di investimento britannica Clerical Medical. L’esperto ritiene che il tema dominante del 2013 sarà come fronteggiare l’inizio della fase ribassista del mercato obbligazionario governativo e corporate, che dovrebbe durare fino al 2020. Secondo Armstrong i rendimenti sono stati schiacciati verso lo zero dalle politiche ultra-espansive delle principali banche centrali, con la sola eccezione del Giappone che finora ha sperimentato la deflazione.

Corporate bond record emissioni a 4mila miliardi nel 2012

Il 2012 è stato un anno spettacolare per il segmento dei corporate bond del mercato obbligazionario. Le emissioni mondiali di obbligazioni societarie hanno raggiunto la soglia record dei 4.000 miliardi di dollari. E’ stato così battutto anche il record del 2009, che aveva visto le emissioni toccare la soglia dei 3,89 trilioni di dollari, quando grazie alla garanzia del governo statunitense ci fu un forte afflusso di fondi in un contesto di mercato ancora sotto shock per lo scoppio della crisi dei mutui subprime e per il tracollo di Lehman Brothers.

Bond societari italiani emissioni +57% nel 2012

Il 2012 è un anno record per le emissioni di bond societari italiani. Rispetto al 2011 c’è stato un aumento del 57% delle emissioni di corporate bond per un controvalore totale di 25 miliardi di euro per oltre 30 obbligazioni emesse sul mercato del debito da parte delle maggiori società italiane quotate in borsa. L’ammontare complessivo collocato nel 2012 è di ben quattro volte superiore del totale dei bond arrivati a scadenza quest’anno, pari a 6 miliardi di euro. Le aziende italiane hanno approfittato delle ottime condizioni di mercato per finanziarsi a costi nettamente più bassi rispetto al passato.

Previsioni bond societari italiani 2013

Il 2012 sarà ricordato come un anno boom per il mercato delle obbligazioni societarie. Le emissioni sono aumentate sempre più negli ultimi mesi in tutta la zona euro, grazie alla politica monetaria espansiva della BCE e alla minore appetibilità dei bond governativi. Inoltre, la minore avversione per il rischio presente sui mercati da circa 5 mesi ha favorito il boom di emissioni da parte delle società più indebitate, che così hanno cercato di soddisfare i loro bisogni di rifinanziamento a costi decisamente pià bassi rispetto a quelli del primo semestre dell’anno.

Tre tranche per le obbligazioni di Ups

La United Parcel Service Incorporated, società americana meglio nota con la sigla Ups e che si occupa di trasporti e spedizioni internazionali, ha pianificato nel dettaglio il rifinanziamento di una parte del suo debito, per un importo complessivo di 1,75 miliardi di dollari: tutto questo è stato reso possibile attraverso l’emissione di titoli obbligazionari, una operazione finanziaria che non avveniva da quasi due anni. L’offerta a cui si sta facendo riferimento prevede una scadenza pari a tre anni. Il colosso di Atlanta, la maggiore compagnia al mondo per quel che concerne il suo settore, è fortemente intenzionato a sfruttare la domanda per tali bond al fine di ripagare i suoi titoli che sono in scadenza il prossimo mese di gennaio e che prevedono un rendimento di 4,5 punti percentuali.