Messico: Peso Bond in calo dopo i dati sull’inflazione

Le obbligazioni denominate in pesos messicani sono state protagoniste ieri di un calo piuttosto consistente, la conseguenza più evidente delle ultime aspettative della banca centrale del paese centroamericano, la quale ha parlato espressamente di tassi di interesse più alti: volendo essere più precisi, i rendimenti relativi ai bond in scadenza nel 2024 (il ritorno economico iniziale era pari al 10%) sono cresciuti nel corso di questo mese, dato che i prezzi sono in costante diminuzione da diverso tempo, una situazione che non si registrava da ben cinque anni. I titoli hanno dunque perso 5,4 punti percentuali nel 2011, una perdita fin troppo chiara se raffrontata con quella dei bond brasiliani che presentano la stessa struttura e le medesime caratteristiche (-1,1%).


Il Messico rappresenta il principale paese dell’America Latina che non è riuscito a rinforzare gli oneri finanziari nel corso del 2010, a causa soprattutto dell’inflazione galoppante, la terza più alta della regione, inferiore soltanto a quella di Cile e Perù. Alcuni investitori hanno già provveduto a speculare sulle decisioni del governatore Augustin Carstens, il quale potrebbe mantenere l’indice dei prezzi al consumo vicino a un target del 3%. Gli analisti non si sbilanciano in merito alla situazione economica della nazione, ma è abbastanza difficile che la gente la consideri così dinamica da raggiungere un obiettivo ambizioso di inflazione, quando vi sono paesi maggiormente in salute con tassi più alti.

Soltanto qualche rialzo nei rendimenti dei prodotti americani potrebbe agevolare il Messico nei prossimi mesi. I fondi di Banamex stanno ora vendendo debito denominato in pesos con scadenze comprese tra i tre e i quattro anni, consentendo così al denaro di trasformarsi in titoli azionari: il ritorno economico annuale di tali fondi è stato comunque pari al 7,8% negli ultimi trentasei mesi, vale a dire la terza miglior performance in assoluto dopo quella degli strumenti di Ing Groep e di Afore XXI.

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