Emissione obbligazionaria in due parti per Philip Morris

Il colosso americano del tabacco Philip Morris International è stato protagonista dell’emissione di due tranche di titoli obbligazionari: il prezzo di tali offerte di bond è stato aumentato fino a due miliardi di euro da parte della multinazionale newyorkese, stando almeno alle prime indiscrezioni. Sono inoltre tre gli istituti di credito che si sono occupati dell’operazione di cui si sta parlando, vale a dire Crédit Suisse, JPMorgan e Royal Bank of Scotland (vedi anche Il rally dei Tobacco Bond americani). Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche più interessanti di questi strumenti finanziari per gli investitori.

Prezzo bond ibrido Telecom

Poco fa è stato prezzato il bond ibrido lanciato da Telecom Italia per 750 milioni di euro. Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il prezzo è stato pari a 99,499 reoffer, per un rendimento del 7,875 per cento, pari a 694,9 punti base sopra il midswap. L’agenzia di stampa cita il comunicato sulle condizioni finale a titolo di fonte della propria affermazione. Ma vediamo più nel dettaglio in cosa si caratterizza questo titolo.

Avon sta preparando l’emissione di bond a tre, sette e dieci anni

Avon Products Incorporated, la più grande azienda al mondo per quel che riguarda la produzione di cosmetici, profumi e bigiotteria, sta pianificando in ogni dettaglio la quotazione di specifici titoli obbligazionari. La vendita di cui si renderà protagonista la compagnia di New York dovrebbe essere suddivisa in tre parti distinte, una operazione necessaria per rifinanziare in modo adeguato il debito che è stato contratto. Come già anticipato, le tranche dell’offerta di bond saranno diverse, dunque cerchiamo di capire con cosa si potrà avere a che fare.

I nuovi bond di American Airlines sono garantiti dai Boeing

American Airlines, tra le più celebri compagnie aeree al mondo (nonostante sia in bancarotta), ha offerto titoli obbligazionari per un importo pari a 663,4 milioni di dollari. Il vettore a stelle e strisce, prossimo a una fusione con un gruppo importante come Us Airways, ha deciso di garantire questi strumenti finanziari proprio con i suoi mezzi (vedi anche American Airlines venderà titoli senior per un miliardo di dollari). L’emissione di cui si sta parlando prevede due tranche per la precisione. In effetti, 506,7 milioni di dollari del totale citato in precedenza si riferiscono a certificati di classe A e in scadenza nel luglio del 2025, per una durata complessiva di dodici anni quindi.

Prime obbligazioni del 2013 per Coca-Cola Company

Coca-Cola Company, maggior produttore al mondo di bevande dolci, ha perfezionato la sua prima offerta obbligazionaria del 2013 (vedi anche Coca Cola Femsa pianifica una nuova emissione di Peso Bond). Nel dettaglio, il colosso di Atlanta ha emesso 2,5 miliardi di dollari in bond, con tre tranche ben distinte. In effetti, cinquecento milioni di dollari si riferiscono a debito in scadenza tra due anni e con un tasso variabile (il rendimento è pari a due punti base al di sotto del Libor a tre mesi), mentre ben 1,25 miliardi dell’importo complessivo riguardano titoli a cinque anni.

Da Peugeot Citroën una obbligazione quinquennale

Psa Peugeot Citroën, celebre azienda automobilistica francese, ha emesso una obbligazione quinquennale per un importo complessivo di un miliardo di euro: l’obiettivo del colosso transalpino, seconda maggior compagnia per il suo settore a livello europeo, è quello di migliorare il finanziamento interno (vedi anche Peugeot chiude 2012 con risultati deludenti). Il bond in questione ha già potuto beneficiare di una domanda quattro volte superiore, per un ammontare di circa 4,3 miliardi, come annunciato in via ufficiale dal gruppo di Parigi.

Whirlpool emette obbligazioni a dieci e trent’anni

Whirlpool Corporation, azienda statunitense che ha fatto la sua fortuna nel settore degli elettrodomestici, ha deciso di lanciare sul mercato obbligazionario bond per un importo complessivo di cinquecento milioni di dollari. L’offerta del colosso di Benton Harbor include, in particolare, un debito aziendale che per la prima volta in assoluto da quasi tre decenni a questa parte beneficia di una scadenza a trenta anni. Cerchiamo di capire meglio che cosa è stato messo a disposizione dalla compagnia americana.

Corporate bond: offerta massiccia da parte di Nomura

Di Nomura si è parlato parecchio negli ultimi giorni in relazione ai derivati che hanno poi fatto emergere lo scandalo di Monte dei Paschi di Siena. La compagnia finanziaria giapponese sta destando ora l’attenzione, invece, per quel che riguarda l’emissione del maggior corporate bond nipponico da undici mesi a questa parte. Entrando maggiormente nel dettaglio delle caratteristiche, c’è da dire che l’importo complessivo di questi titoli obbligazionari è pari a 180 miliardi di yen (circa 2,5 miliardi di euro per la precisione). In pratica, il gruppo di Tokyo ha approfittato del calo dei differenziali relativi ai rendimenti, i quali sono scesi al minimo da quando si è verificato il terremoto nel marzo del 2011, quasi due anni fa.

Dopo un anno ThyssenKrupp torna a emettere bond

ThyssenKrupp Ag, primo produttore d’acciaio di tutta la Germania e tristemente noto nel nostro paese per il grave incidente accaduto a Torino nel 2007, ha deciso di emettere 1,25 miliardi di euro in bond: si tratta, per la precisione, della prima offerta di queste dimensioni da almeno un anno a questa parte, giustificata dal rallentamento degli alti ritorni economici in tutto il continente europeo. Il gruppo teutonico ha scelto una scadenza quinquennale, dato che il titolo obbligazionario in questione giungerà a scadenza ad agosto del 2019 e sarà quotato con un rendimento che è superiore di 290 punti base (+2,9%) al tasso swap, come è stato spiegato e sottolineato da persone informate della trattativa.

Opportunità nei bond high-yield nel 2013 secondo Rothschild

Secondo Edmond de Rothschild Asset Management per trovare extra-rendimenti nel mercato obbligazionario nel 2013 sarà necessario guardare alle emissioni dei bond societari piuttosto che ai bond governativi. Il segmento di mercato più interessante resta quello dei bond ad alto rendimento, che già nel corso del 2012 hanno offerto belle soddisfazioni agli investitori. Secondo Philippe Uzan, chief investment officer della storica casa di investimenti, “il rendimento atteso si aggira tra il 6% e l’8%, come riconoscimento di un livello di rischio più elevato”.

Gazprom lancia sul mercato bond a sette e quindici anni

Il colosso russo del gas e del petrolio Gazprom ha appena venduto la tranche di bond che può vantare la scadenza più lunga: in particolare, la compagnia ha deciso di sfruttare al massimo il vantaggio della domanda che gli investitori stanno ampliando per quel che concerne i corporate bond. Che tipo di opportunità può essere questa? Se n’è parlato anche verso la fine dello scorso anno (Investire in Gazprom 2012), ma cerchiamo di capire quali sono le prospettive per quel che riguarda il 2013. La preparazione dell’offerta ha riguardato due distinte scadenze, quella a sette e quella a quindici anni, ma sempre con la denominazione in dollari americani.

Quali high-yield bond scegliere nel 2013 secondo M&G

Dopo aver chiuso il 2012 con uno anno record, il mercato degli high-yield bond prova a ripetersi anche quest’anno. Negli ultimi dodici mesi la performance per questo comparto ha superato mediamente il 27%, grazie al deciso miglioramento della fiducia degli investitori sugli asset più rischiosi e speculativi che in precedenza avevano sofferto molto il timore di default a catena nell’eurozona e la clamorosa disintegrazione dell’area euro. Da fine luglio è arrivata la svolta con le indicazioni decisive di Mario Draghi a supporto dell’euro.

JPMorgan si adegua al trading elettronico di corporate bond

JPMorgan, la più grande banca degli Stati Uniti per quel che riguarda gli assets finanziari, sta pianificando l’avvio del trading elettronico di corporate bond: l’operazione telematica a cui si sta facendo riferimento dovrebbe avvenire nella prima parte di quest’anno, dunque al massimo entro il prossimo mese di marzo, ma non si tratta di una novità assoluta. In effetti, l’istituto di credito americano sta per seguire la stessa strada intrapresa da altri colossi come Citigroup e Goldman Sachs, visto che l’obiettivo principale da raggiungere consiste nel sostenere i clienti al momento dell’acquisto e della vendita di debito.

Bca Pop Milano emetterà bond senior a tre anni non garantito

Banca Popolare di Milano ha intenzione di collocare un bond senior non garantito a tre anni, sfruttando appieno le attuali condizioni di mercato molto favorevoli per i corporate bond ma soprattutto per le obbligazioni emesse dagli istituti di credito. La banca ha già dato mandato a Jp Morgan, Banca Akros, Ubs e Société Générale per occuparsi di questa emissione. Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, l’ammontare del prestito obbligazionario di Bpm dovrebbe essere compreso tra 500 milioni e 750 milioni di euro.