Dopo un anno ThyssenKrupp torna a emettere bond

ThyssenKrupp Ag, primo produttore d’acciaio di tutta la Germania e tristemente noto nel nostro paese per il grave incidente accaduto a Torino nel 2007, ha deciso di emettere 1,25 miliardi di euro in bond: si tratta, per la precisione, della prima offerta di queste dimensioni da almeno un anno a questa parte, giustificata dal rallentamento degli alti ritorni economici in tutto il continente europeo. Il gruppo teutonico ha scelto una scadenza quinquennale, dato che il titolo obbligazionario in questione giungerà a scadenza ad agosto del 2019 e sarà quotato con un rendimento che è superiore di 290 punti base (+2,9%) al tasso swap, come è stato spiegato e sottolineato da persone informate della trattativa.

L’ultima emissione obbligazionaria della compagnia di Essen risale esattamente a un anno fa, più precisamente al febbraio del 2012. A conti fatti, si sta parlando di un junk bond, le cui performance sono diminuite sensibilmente nel Vecchio Continente nel corso di questo mese (due miliardi di euro in meno). Tra l’altro, bisogna sottolineare come vi sia una massiccia sovraccapacità per quel che concerne l’industria siderurgica e i bond che vengono messi a disposizione da tali compagnie non offrono quasi mai un gran valore.

Gli strumenti finanziari in scadenza nel 2017 e che prevedevano un rendimento iniziale pari a 4,375 punti percentuali hanno visto calare quest’ultimo dello 0,55%. La società tedesca non vive un momento brillante dal punto di vista economico, visto che si sta provvedendo al licenziamento di duemila dipendenti, con i profitti in costante perdita. In aggiunta, non bisogna dimenticare il rating che è stato affibbiato da Moody’s, vale a dire Ba1, il primo livello del grado speculativo per la precisione. Al contrario, Standard & Poor’s ha puntato su un giudizio leggermente superiore, vale a dire BB. Il junk bond potrebbe essere l’ulteriore tentativo di raggranellare finanziamenti utili per affrontare in maniera adeguata la situazione critica.

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